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Perché i Friedkin hanno costretto alle dimissioni Lina Souloukou. Ora caccia all'erede

di Raimondo De Magistris

Il quotidiano 'Il Messaggero' oggi in edicola dedica ampio spazio alle dimissioni di Lina Souloukou, ex CEO della Roma che ieri è stata 'costretta' alle dimissioni dai proprietari del club. I rapporti tra la dirigente greca e i Friedkin erano ultimamente più freddi che mai e nel fine settimana dopo un confronto è stata sancita l'interruzione del rapporto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso l'esonero di Daniele De Rossi, una decisione avallata anche dalla proprietà che però - dopo un confronto tra proprietà e squadra a scelta ormai presa - ha fatto emergere più di qualche dubbio. Soprattutto in merito alla versione fornita ai Friedkin dalla Souloukou.

Non solo. Alla proprietà non è piaciuta la gestione del mercato estivo. A Lina Souloukou sono stati contestate in particolar modo due situazioni: la gestione del caso Dybala, venduto in Arabia Saudita e poi rimasto per decisione dello stesso argentino, ma anche il caso Zalewski, giocatore in scadenza di contratto che questa settimana potrebbe essere reintegrato in rosa. Adesso Dan e Ryan Friedkin sono al lavoro per individuare l'erede della dirigente greca: i nomi che circolano sono quelli di Gandini, Montale, Boniek e Boban.

Nella giornata di ieri, così la Roma ha annunciato le dimissioni di Lina Souloukou: "L’AS Roma comunica che l'Amministratore Delegato Lina Souloukou ha rassegnato le dimissioni. Ringraziamo Lina per la sua dedizione in una fase particolarmente critica per il Club e le auguriamo il meglio per le sue future sfide professionali. La proprietà resta pienamente concentrata sulla crescita e sul successo della Roma, con una costante attenzione ai valori che rendono la nostra squadra così speciale".


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