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Pazzini parla del suo futuro: "Mi piacerebbe iniziare una carriera da dirigente"

di Raimondo De Magistris
Fonte: Dal nostro inviato, Niccolò Ceccarini

"Marotta lo conosco da tantissimi anni, dall'Atalanta. Poi l'ho ritrovato alla Sampdoria e sono contento dei risultati che sta avendo, per me è una persona molto importante". Così l'ex attaccante Giampaolo Pazzini, stasera protagonista al Premio Maestrelli: "Perché ti sei ritirato a 36 anni? Ho sempre detto che avrei smesso per mia decisione e dopo aver vinto il campionato di Serie B a Verona, con gli ultimi mesi con gli stadi vuoti causa Covid, mi sembrava il momento giusto".

Quale sarà il tuo futuro?
"Ho fatto i corsi sia da allenatore che da direttore sportivo, il calcio è il mio mondo e mi piace molto la strada dirigenziale. Tra i due, l'aspetto manageriale è quello che mi piace di più. Mi farebbe piacere poter riportare certe conoscenze che mi sono state date".

Ruolo da dirigente meno stressante?
"No, non credo. Nella mia carriera di tensioni ne ho avute ed è anche la parte bella. Per allenare ci vuole uno spirito dentro diverso, lo devi sentire. Penso che tu debba sentire anche qualcosa di diverso per fare il dirigente e questa, per adesso, è una strada che mi piace di più".

Che talento deve avere un dirigente?
"Io ho avuto la fortuna di avere grandissimi dirigenti come Marotta, Corvino, Galliani, Ausilio e Branca... Ho ammirato certi personaggi da vicino ed è stata una grande fortuna per me".


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