.

Napoli, Juan Jesus chiarisce il suo sfogo: "Ero ferito, ma credo ancora in città e progetto"

di Pierpaolo Matrone

Dopo le vicende di inizio settimana, con il tentativo di furto della sua auto con tanto di geolocalizzatori, e il conseguente sfogo social, il difensore del Napoli Juan Jesus chiarisce le sue parole attraverso una nuova Story su Instagram: "Ogni mattina mi sveglio davanti a una vista mozzafiato. Un ricordo costante della bellezza di questa città. Ci sono cose che mi hanno ferito, ma non verso i napoletani o la mia squadra. Il mio sfogo è stato quello di un uomo che ha tatuato il 3° scudetto del Napoli sulla pelle, che cresce qui i suoi figli e crede ancora in questo progetto sostenuto dalla meravigliosa gente di Napoli che mi ha sempre accolto". 

Questo era stato lo sfogo di Juan Jeuss che aveva fatto tanto discutere: "Quello che è accaduto stanotte - ha scritto il difensore - è soltanto la ciliegina sulla torta, nell'arco di un mese ho trovato nella macchina ben 5 AirTag (localizzatosi). Il solo fatto di sapere che questi delinquenti - ha proseguito Juan Jesus - sanno dove vivo non mi porta serenità, purtroppo in una città così bella non mi sentirò mai più al sicuro. So che i beni materiali alla fine sono secondari, ma sapere che un estraneo ha violato una cosa mia personale mi fa veramente schifo".


Altre notizie