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Napoli, Ancelotti ha scelto l'attacco per tentare l'impresa

di Antonio Gaito

Il Napoli crede nella rimonta. Quest'oggi, nella conferenza stampa della vigilia, lo ribadirà anche Carlo Ancelotti provando ad infiammare ulteriormente l'avvicinamento alla sfida. Del resto il Napoli deve giocare anche sull'aspetto ambientale ed emozionale perché servirà una vera e propria impresa per passare il turno: difficile usare altri termini considerando il valore dell'Arsenal, superiore come rosa al Napoli per tutti i siti specializzati, ma soprattutto per il 2-0 dell'andata che non dà margini d'errori agli azzurri che subendo un gol vedrebbero le residue possibilità praticamente azzerarsi.

Il finale di stagione ruota intorno alla gara di domani e l'attesa è inevitabilmente alta. Garantiti 40mila spettatori al San Paolo, ma il dato dovrebbe aumentare, e Curva B che ha tappezzato di striscioni la città, ma anche zone della periferia ed il centro di Castel Volturno con un solo messaggio: "Pretendiamo la coppa Uefa". Per tentare l'impresa Ancelotti si affiderà ad Arek Milik, bomber da 20 gol in stagione, escluso all'andata per un piano tattico che non ha funzionato, che dovrebbe essere affiancato da Insigne. Verso l'esclusione Dries Mertens anche nell'ottica di preservarsi una carta per il secondo tempo, all'occorrenza per passare al tridente visto a Verona, senza trascurare l'ipotesi che la partita possa allungarsi oltre il novantesimo. Una novità invece potrebbe riguardare la posizione di Fabian, a sinistra come ad inizio stagione, con Zielinski che si accentrerebbe con Allan nella linea con Callejon a destra. In difesa l'unico ballottaggio riguarda Mario Rui insidiato da Ghoulam e per il resto si va verso la conferma di Koulibaly, Maksimovic e Hysaj a destra. Nonostante il recupero di Chiriches, improbabile l'ipotesi Maksimovic a destra come nelle sfide a Liverpool e PSG avendo i gunners un attacco diverso - a due punte ma Emery potrebbe anche schierarne solo una - oltre alla necessità di accompagnare di più l'azione per una gara inevitabilmente offensiva.


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