.

Maldini: "Ad Istanbul sapevo che qualcosa non andava. Messi? Che amarezza leggere dell'Inter"

di Simone Lorini

Paolo Maldini, ex direttore dell’area tecnica rossonera, è tornato a parlare ieri, ospite di Giacomo Poretti nel suo PoretCast. Queste le sue parole sul rapporto con la sconfitta: “Quando perdi una finale Mondiale o una semifinale contro Maradona non è facile, anche con il Milan ad Istanbul, avevo segnato dopo 40 secondi. Dopo il gol ho pensato: “Serata strana, per segnare io in finale di Champions dopo 40 secondi…”.

Il futuro: “Ogni tanto ci penso, quando ho perso i miei genitori ho affrontato quel lutto. Quando ho compiuto i 50 anni ho pensato: “Sei a metà”, ma magari a metà…” (ride ndr). Ma cosa ci sarà dopo non me lo sono mai posto come problema. In teoria sono in pensione, prendo la pensione dall’anno scorso (ride ndr)“.

Le lingue: “Parlo spagnolo, inglese e un po’ di italiano (ride ndr). Amici? Quelli con cui sono tanto legato sono Angelo Carbone, ex direttore generale del Milan, Ibrahim Ba, Costacurta e Lorenzini. Vieri? Con lui ho giocato solamente sei mesi al Milan e poi in Nazionale. Sono davvero tanti però i personaggi che vedo sempre con piacere“.

Messi: “Penso che un calciatore come Messi sia uno spettacolo per tutti, anche se ormai è tardi, fa delle cose che ogni volta ti sorprendono. Quando leggevo che poteva andare all’Inter ero amareggiato. Per 10 giorni ho provato a portarlo al Milan ma poi abbiamo capito che era impossibile”.


Altre notizie