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Le grandi trattative dell’Inter - 2001, San Toldo da Padova: portiere di lusso

di Alessandro Rimi

L’Inter a secco di trofei dalla Coppa Uefa del ‘98, delusa dalla sfortunata finale di Supercoppa persa contro la Lazio di Eriksson, prepara il terreno per un futuro certamente più roseo. Ma serve pazienza. Il dopo Pagliuca si chiama Peruzzi e il dopo Peruzzi è un nome che porta certezze e sogni. Francesco Toldo, al di là di quei maledettissimi rigori contro la Francia a Rotterdam, è il miglior portiere dell’Europeo che apre il nuovo millennio. Senza dubbio alcuno. A Firenze il portierone di Padova ha dato tutto e ancora di più, ha la bellezza di 31 anni e perciò quando arriva la chiamata dell’Inter si può tutto, meno che rifiutare. Anche perché quell’estate succede di tutto. Surrealismo.

Assodato che la sconfinata avventura in Viola era terminata, il club toscano prima vende Toldo al Barcellona che a un certo punto sceglie di far saltare tutto e puntare su Bonano del River (contattato pure Abbiati), poi accompagna il suo numero uno a Parma (che aveva offerto 25 miliardi di euro più una contropartita) inconsapevole che lo stesso giocatore avrebbe fatto marcia indietro. Gira il nome della Juve, la quale però sembra aver già bloccato Buffon proprio dai ducali e perciò Toldo ci pensa. Magari, rifiutando i crociati, in bianconero finisce che ci va lui. Il mercato è bloccato, l’agente Andrea D’Amico è al lavoro per trovare la soluzione giusta e a stretto giro.

La soluzione si chiama Inter che, tornato dal prestito al Verona, cede al Parma Frey per dieci miliardi più il cartellino di Conceição. Libero Buffon che va alla Juve in qualità di erede di Van der Sar. La Fiorentina sceglie Taglialatela per coprire il buco che Toldo lascerà per l’Inter. Che vorrebbe prendere Sol Campbell (40 miliardi di ingaggio in quattro anni) e ha appena ceduto Pirlo per 35 miliardi al Milan. Ne mette dunque 20 in più e per 55 miliardi (ancora oggi cifra record pagata dai nerazzurri per un portiere) si porta a casa San Francesco da Padova. A Milano sono quattro le stagioni da titolare e protagonista, culminati nel successo in Coppa Italia contro la Roma nel 2005. Poi altre sei stagioni, sotto il regno di Julio Cesar.


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