.

Lamentarsi con il VAR? Senza chiarezza "rischia" di diventare lecito

di Daniel Uccellieri

"La Serie A è uno dei campionati più difficili da gestire, per questo proviamo a utilizzare il VAR nel migliore dei modi. Tutti i nostri arbitri lo vedono come un aiuto di cui non è possibile fare a meno. Ricordo che la tecnologia in campo nasce per eliminare gli errori clamorosi. Il suo obiettivo non è quello di rendere una partita perfetta. Non sarebbe possibile, ci sarà sempre qualche scontento pronto a lamentarsi di un episodio". Così, nei giorni scorsi, il designatore degli arbitri di serie A Nicola Rizzoli in merito all'utilizzo del VAR.

Un utilizzo che, come si è visto nel corso della sfida fra Sampdoria ed Udinese, ancora non è molto chiaro. L'arbitro Massa ha assegnato due rigori alla Sampdoria, indicando subito il dischetto con fermezza. Prima un tocco di Behrami su Defrel, poi un mani di Opoku in area sulla conclusione ravvicinata di Murru. Regolamento alla mano, le decisioni possono anche essere giuste, ma probabilmente, vista la complessità delle situazione, Massa avrebbe potuto andare a rivedere di persona gli interventi al monitor. Agendo in questo modo, anche con la ragione dalla sua, l'arbitro rischia di "autorizzare" le polemiche del dopo gara. Serve maggior chiarezza.


TMW - Rizzoli: "VAR? Ci sarà sempre qualcuno pronto a lamentarsi"
Altre notizie