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Juve, Buffon ha già deciso: chiudere in bianconero è la cosa più giusta

di Giovanni Albanese
Fonte: inviato a Torino

“Il fuoco dentro”, Gianluigi Buffon, lo sente ancora. E quando il PSG gli ha prospettato di fare il “secondo”, razionalmente, il numero uno al mondo ha detto no. Lo avrebbe fatto solo alla Juve. L’idea di smettere, malgrado una ghiotta offerta della Federcalcio, non l’ha sfiorato minimamente. Poi, tra le tante chiamate dall’Italia e dall’estero (più di una decina addirittura) ha ricevuto quella che davvero non si aspettava.

Proprio dalla Juve, che aveva già salutato – tra le lacrime – un anno fa. Non se l’aspettava Buffon, al punto di non accettare immediatamente la proposta. Non perché non volesse, sia chiaro. Probabilmente, solo perché una sua seconda vita in bianconero non l’aveva mai immaginata così concretamente, malgrado in fondo la sentisse la cosa più giusta.

Che si tratti di un ritorno a casa non c’è alcun dubbio. Buffon sa bene cosa gli spetta all’interno dello spogliatoio, probabilmente il suo ritorno è anche funzionale in alcune dinamiche. Sarà il dodicesimo, per un anno. Poi gli si apriranno le porte di una nuova vita da dirigente, accanto al presidente Andrea Agnelli che lo ha richiamato al fronte.

Chiudere la carriera da calciatore con la maglia della Juventus è la cosa più giusta. Ecco perché sulla notizia del ritorno di Buffon alla Juve al momento si raccolgono solo conferme. Come per Rabiot, altro parametro. E per De Ligt, sempre più vicino a un futuro in bianconero, in barba alla concorrenza di PSG e soprattutto del Barcellona. Per le ufficialità, però, bisognerà attendere i primi giorni di luglio. Sarri li troverà verosimilmente tutti al primo giorno di raduno, tra l’8 e il 10 luglio.


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