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Italia, Spalletti spiega il forfait di Chiesa: "Ha provato, era al 30%. Ma recuperiamo Zaccagni"

di Simone Lorini

Luciano Spalletti, ct dell'Italia, parla in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Malta della scelta di rimandare a Torino Federico Chiesa: "Sono successe diverse cose che hanno reso chiarezza a quello che è il tipo di rapporto che vogliamo avere con la società, secondo me sono successe tutte: abbiamo rimandato a casa giocatori che per noi erano parzialmente infortunati e poi sono andati nel club e hanno giocato subito, anche segnando. Poi è successo che non ha giocato nel club, è venuto e ha provato: probabilmente Zaccagni completerà quello che speravamo succedesse di Chiesa, nel senso di averlo a disposizione per martedì. Chiesa oggi ha provato, era al 30 per cento delle sue possibilità e sentiva un po' di dolore: era inutile stare ad aspettare. Oggi doveva allenarsi al 60/70%, domani andare forte e dopodomani fortissimo per poi poter giocare. Serve coerenza, lui era dispiaciutissimo".

Su Zaccagni invece le cose sono ben diverse: "Zaccagni ha fatto la cosa inversa, oggi stava benino e l'ho fatto venire: ha fatto l'allenamento che doveva fare, se ci sarà la progressione naturale rispetto a quello che hanno visto i propri medici probabilmente sarà a disposizione per martedì. Con l'Inghilterra ci dovremmo ritrovare con Orsolini, Berardi, El Shaarawy e Zaccagni. Siamo nelle condizioni di poter fare tutto quello che si può fare, anche domani: abbiamo due dei tre attaccanti centrali che possono giocare anche a sinistra, può farlo Orsolini e viene El Shaarawy che mi ha spiegato gli allenamenti che aveva fatto, ho anche parlato con Mourinho. Noi siamo a posto e siamo felici".

Rileggi la conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti, ct dell'Italia.


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