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Inzaghi sceglie l'Inter tipo, 3 punti per mettersi alle spalle la sosta e puntare lo scudetto nel derby

di Ivan Cardia

Se il Milan creda davvero alla rimonta, lo sanno soltanto a Milanello. Di sicuro, lo ha certificato il capitano Calabria nei giorni scorsi, la Milano rossonera ha il timore del 22 aprile. Ci sarà il derby, e classifica alla mano è più di un'ipotesi che l'Inter possa vincerlo e contestualmente alzare lo scudetto in faccia ai concittadini. Un po' come fece la Lazio anni fa in Coppa Italia, quando Simone Inzaghi ne allenava soltanto le giovanili.

Contro l'Empoli, in una Pasquetta che altrove raccontano un po' più nervosa del previsto e invece ad Appiano è vissuta in maniera relativamente serena, il tecnico piacentino schiererà l'undici tipo. Recupera Sommer e lo manda tra i pali, riabbraccia Acerbi e lo mette al centro della difesa. Più Darmian di Dumfries a destra, Thuram-Lautaro davanti: insomma, la filastrocca che i bambini tifosi interisti hanno mandato a memoria in questa stagione.

L'obiettivo è triplice. Il più ovvio, battere i toscani. Negli ultimi anni, non è stato un incrocio banale. Quello del 2019 è ricordato con un forte senso di angoscia da parte di entrambe le tifoserie. L'anno scorso a metà partita Skriniar veniva espulso, il suo agente tuonava e la Beneamata sbandava come poche volte è capitato nella gestione di Inzaghi. La sosta alle spalle, insomma, sembra quasi una bazzecola. Poteva essere migliore, per carità, e quel pizzico di nervosismo, che per la verità si avverte sin dall'eliminazione contro l'Atlético Madrid, c'è. Ma Inzaghi sa che esiste una sola risposta: che l'Inter splenda in campo come ha quasi fatto in quest'annata. E renda un po' più vicina la seconda stella in faccia.


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