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Inter, emergenza in difesa, post sosta e la trappola Dall'Ara da non sottovalutare

di Alessandro Rimi

Non si è fatto in tempo a raccontare di una squadra al gran completo, con il ritorno di Vidal, la sola precauzione per de Vrij e l'unica defezione che riguarda D'Ambrosio (ancora positivo al Covid), che i sorrisi hanno all'improvviso lasciato spazio a qualcosa di meno felice. Niente di drammatico, per carità, Young non sarà il Perisic degli ultimi mesi, ma porta comunque esperienza e mestiere che servono in partite scomode come quella di Bologna contro i soldati di Miha. Kolarov, ovviamente, non sarebbe comunque stato un protagonista del match che attende l'Inter. Fa bene perciò Antonio Conte a reclamare lucidità e continuità in vista delle tre sfide in otto giorni (seguiranno quelle contro Sassuolo e Cagliari) che aspettano i nerazzurri. In difesa c'è una piccola emergenza, in caso di necessità de Vrij darà comunque il suo contributo, in ogni caso stasera non bisognerà sbagliare approccio e tenuta della gara. Il Dall'Ara sarà un campo come sempre molto difficile, l'ultima volta Conte strappò i tre punti allo scadere in rimonta e grazie a un rigore (di Lukaku, in doppietta decisiva). Il modello è la gara d'andata a San Siro: partenza consapevole, feroce e prolifica. Se l'Inter supererà brillantemente i prossimi otto giorni, lo scudetto prenderà corpo per davvero. E pensare che si potrà addirittura festeggiarlo a Torino.


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