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Il Milan si prepara ad abbracciare l'inglese Tomori. Quindi extracomunitario per colpa della Brexit

di Marco Conterio

Il Milan si prepara per definire il colpo Fikayo Tomori dal Chelsea. In prestito dai Blues, perché Frank Lampard, che lo ha lanciato al Derby County e poi lo ha avuto al Chelsea, non lo libera a titolo definitivo. Prestito con diritto di riscatto milionario perché al soldo non si comanda dunque in caso di riscatto a 30 milioni, Lampard dovrà scordarsi il giovane talento nazionale britannico e perderlo destinazione Milan. Che ha fatto davvero tanto per averlo, compreso occupare una casella da extracomunitario.

Tutta colpa della Brexit Già, perché la Brexit è effettiva dal 1 gennaio e dunque i giocatori con passaporto inglese risultano non più appartenenti alla Comunità Europea. Un problema per tutti i club intenzionati a prendere i giovani talenti inglesi, ora equiparabili di fatto a brasiliani, argentini, africani e a tutti quelli senza il doppio passaporto. Fino a dicembre, Tomori sarebbe stato tesserato come comunitario: pur nato in Canada, è cittadino britannico e parte della Nazionale, visto che la famiglia, di origini nigeriane, da Calgary si è trasferita in Inghilterra quando Fikayo era un bambino. Ma non ora, non dal 1 gennaio. Nota a margine: il Milan aveva due slot per giocatori non comunitari dunque il problema del tesseramento di Tomori non sussiste. Però è quanto meno rilevante visto che è il primo inglese a trasferirsi in Italia post Brexit.


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