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Il dramma di Eriksson: "Ho il cancro. Nel migliore dei casi mi resta un anno da vivere"

di Luca Bargellini

"Immaginavo fosse cancro e lo è. Lotterò finche potrò" è questo l'annuncio shock dato da Sven-Goran Eriksson attraverso i microfoni dell'emittente radiofonica svedese P1.

Eriksson (75), allenatore con un lungo passato in Italia fra Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio a cavallo fra gli anni '80, '90 e inizio 2000, ha rivelato il motivo dei problemi di salute che negli ultimi mesi lo avevano portato a dire addio al mondo del pallone. "Nel migliore dei casi mi resta un anno o anche di più, nel peggiore anche meno - ha continuato l'ex ct della Nazionale inglese -. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza".

Il tecnico ha poi raccontato anche come si è accorto della malattia: "Sono collassato all'improvviso durante una corsa e ho scoperto di aver avuto un ictus. E il tumore era già presente. Non so però da quanto tempo fosse lì: forse un mese o un anno".


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