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L'Inter del Triplete - L'uomo giusto nel momento giusto: Pandev arriva a zero dalla Lazio

di Simone Bernabei

Per José Mourinho, fin dalle prime battute, Goran Pandev divenne elemento quasi insostituibile nel suo scacchiere tattico. Il suo arrivo in nerazzurro portò alternative tecniche e soprattutto tattiche allo Special One e il motivo del suo impatto immediato probabilmente lo ha ben spiegato l’ex direttore sportivo Marco Branca in una recente intervista: “È arrivato che era incazzato nero, alla Lazio era fuori rosa e non giocava da 7 mesi: con noi è stato sempre in campo e decisivo”.

FUORI ROSA ALLA LAZIO, DECISIVO PER IL TRIPLETE - A fine 2009 il macedone andò in rotta con la società biancoceleste, principalmente per ragioni contrattuali e legate al (non) rinnovo. Dopo una battaglia legale durata mesi, a fine anno riuscì a svincolarsi e nel gennaio del 2010 firmò per l’Inter. E come detto entrò in una squadra già rodata e già strutturata con grande personalità: alla fine saranno 27 le apparizioni complessive nella seconda metà dell’anno ed il suo contributo fu evidente soprattutto in Champions League, soprattutto dal punto di vista tattico. Perché in mezzo a Eto’o, Milito e Sneijder serviva anche qualcuno che oltre alla qualità tecnica nei piedi avesse nel proprio bagalio anche un discreto spirito di sacrificio. E questo si rivlò essere Goran Pandev. L’uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto.


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