Real Madrid, Ancelotti: "Mi adatto. Non avere un'identità riconoscibile è un pregio"
Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, ha parlato a Sky Sport alla vigilia della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco: "La vittoria della Liga è la soddisfazione per un lavoro ben fatto, per l'impegno e la volontà che i giocatori sono riusciti a mettere nonostante le tantissime difficoltà che abbiamo avuto. Quello che apprezzo è che, al di là delle qualità individuali dei miei giocatori, è il poter lavorare bene come squadra. Ci sono sacrificio e concentrazione, una cosa che fa piacere".
Che giorno sarà domani?
"Uno dei più belli della stagione, sei vicino alla finale e vedi la squadra che va bene. C'è solo da dormire bene...".
C'è però un Bayern Monaco da battere.
"Hanno mostrato grande qualità all'andata, davanti sono fortissimi, veloci e pericolosi. Come noi sono in semifinale, con merito".
Lei quale sente essere la sua caratteristica principale?
"Mi adatto. Il fatto che non si identifichino chiaramente le mie squadre credo sia un merito più che un demerito. Non avere un'identità chiara è un pregio, non un limite".
Rodrygo ha detto che non sa mai bene dove gioca in attacco. Cosa chiede di preciso ai suoi giocatori offensivi?
"Quando hanno la palla nei piedi non posso chiedere niente, sono loro i più bravi. La cosa importante è nella mobilità e nel collettivo, chiedo solo sacrificio quando non abbiamo la palla".