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Gud vibes Fiorentina. E la prima vittoria di Palladino è ispirata dal coraggio di cambiare

di Dimitri Conti

Finalmente campeggia un pieno sorriso sul volto di Raffaele Palladino. La sua Fiorentina esce per la prima volta da quando allena a Firenze con tre punti in tasca e lo fa soffrendo per larghi tratti della sfida casalinga contro la Lazio, aggrappandosi a quello che nelle idee di molti dovrà diventare uno degli uomini-simbolo ma anche al coraggio di cambiare esibito dallo stesso allenatore.

Perché se da una parte non si possono proprio ignorare le Gud vibes trasmesse dalla vittoria in rimonta, dettata dai due rigori trasformati dal fantasista islandese (il primo se lo è anche procurato) dall’altra è giusto riservare a quanto messo in mostra dal tecnico un certo spazio. Se infatti nel momento delle presentazioni aveva sventolato il non essere integralista come un punto di forza del suo bagaglio, con la Lazio è passato dalle parole ai fatti. All’intervallo squadra rivoluzionata e passaggio al 4-2-3-1 o 4-4-2 che dir si voglia, con risultati sia sul piano del punteggio - quello più evidente - ma anche del gioco.

Così facendo Palladino ha anche risposto ai pizzicotti a distanza del suo ds Pradè, che nel punto di fine mercato di un paio di giorni prima dell’Atalanta (il fine settimana ancora prima) aveva ricordato come non fosse obbligatorio giocare a tre e che l’allenatore bravo è quello che valorizza i calciatori che ha. Il trasformismo del mister viola può diventare un’arma in più, il coraggio non gli manca e l’ha dimostrato.


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