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Gravina e l'inchiesta ultras: "Delinquenti fuori dagli stadi con l'IA. Poi palla alle istituzioni"

di Raimondo De Magistris

Gabriele Gravina nel corso di una lunga e interessante intervista rilasciata al 'Messaggero Veneto' ha commentato l'inchiesta ultras della Procura di Milano: "Il fenomeno delle contaminazioni di alcuni interessi non è solo italiano: il tifo è un insieme di capacità del saper manifestare le proprie passioni e vivere le proprie emozioni per una squadra e il gioco. I delinquenti grazie alla tecnologia, e anche l’intelligenza artificiale, vengono espulsi dagli stadi, il resto lo devono fare le istituzioni, in primis il Ministero dell’Interno che sta facendo un grande lavoro, con cui noi collaboriamo da sempre".

Poi sulla possibilità di eliminare la responsabilità oggettiva a carico dei club quando i tifosi di quella squadra infrangono le regole, Gravina ha risposto così: "Toccare la responsabilità oggettiva sarebbe distruggere uno dei pilastri di riferimento del nostro sport, ma sulla responsabilità oggettiva abbiamo comunque inserito le cosiddette cause esimenti e attenuanti che scoraggiano comportamenti e commistioni di questo tipo. Cerchiamo di costruire un argine al fenomeno anche con una maggiore sensibilizzazione da parte delle società".

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