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Giroud: "Milan, un dovere puntare sulla Champions. Abraham-Morata? Alla grande"

di Andrea Piras

Olivier Giroud parla di Zlatan Ibrahimovic. L'ex attaccante del Milan, intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, si è soffermato sullo svedese, ora dirigente rossonero: "Ha detto che lui è il boss? E dove sta la novità? Ibra è Ibra, anche da dirigente. Conosce molto bene il calcio e il Milan soprattutto. Se scegli Zlatan, come ha fatto RedBird, devi fidarti: Ibra deve avere carta bianca".

La champions non è iniziata bene.
“La nuova formula dà tempo di risalire. Il Milan deve essere ambizioso: puntare sulla Champions è un dovere. La rosa è profonda e l’attacco è di grande livello. Forse dovrà trovare equilibrio ma ora può lavorare con serenità. È l’anno giusto per fare un bel percorso”.

Morata-Abraham che coppia è?
“Funzionano alla grande. Tammy lo conosco dai tempi del Chelsea, ha voglia e determinazione. Alvaro ha portato cultura spagnola: non solo gol, è un 9 che arretra, costruisce, facilita la manovra, lega attacco e centrocampo".

Sappiamo che in futuro le piacerebbe diventare ds: se un giorno tornasse al Milan così?
"Il Milan è uno dei più grandi club al mondo e io con quella maglia ho vissuto momenti indimenticabili. Ne sarei felicissimo. Ma non voglio problemi con il mio amico Ibra eh! Di sicuro rimarrò sempre un grande tifoso rossonero".


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