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Empoli, Zanetti: "Spero Baldanzi rimanga. Arriveranno almeno altri 2-3 giocatori"

di Alessio Del Lungo

Paolo Zanetti, allenatore dell'Empoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Coppa Italia contro il Cittadella, partendo dal bilancio del pre-campionato: "Sui giocatori che sono riusciti ad allenarsi con continuità è buono, abbiamo messo minuti nelle gamebe e scelto amichevoli molto impegnative per il nostro stato di forma anche per altri aspetti: quelli della fatica, del sacrificio... Per non farci sorprendere in quello che sarà il tipo di campionato che faremo. È normale che ci si metta un po' a nudo, escono cose buone ed altre meno, tanto materiale per me per lavorarci su. Penso però che sia stato un buon mese, di tanti chilometri e di tanto lavoro. Chi è venuto all'allenamento ha visto una squadra faticare, far tanta strada con tanta umiltà. Dispiace aver avuto 4-5 situazioni che un po' rendono disomogeneo lo stato fisico della squadra, sono cose che succedono. Maldini, per esempio, che è un giocatore per noi importante, si trascina dietro dei problemi dalla scorsa stagione e ne avrà ancora per molto tempo, un po' di tempo. Poi dovrà rifare la preparazione. Qualcun altro, ugualmente importante come Baldanzi, ha dovuto interrompere la propria preparazione per un problema muscolare per un po' di settimane, ma già la prossima rientrerà. Fazzini, Marin che, dopo 2 mesi e mezzo, lo rivedremo in campo per un tempo... Abbiamo avuto 4-5 situazioni di giocatori potenzialmente titolari che non hanno fatto il percorso più i 2-3 che arriveranno, inutile nascondere che che altri 2-3 verranno acquistati. 7 su 11... Il futuro ci riserverà delle cose diverse, fermo restando che chi ha giocato ha avuto la possibilità di mettersi in mostra, di dimostrare quanto ci tiene a questo progetto. Ho visto giovani fare molto bene, mi fa molto piacere che abbiano sfruttato la possibilità di fare un ritiro con una squadra di Serie A, non è poco".

Che cosa si aspetta da domani?
"Onoreremo l'impegno, ci serve per preparare il campionato che è alle porte. Incontreremo una squadra che se non affronteremo con la mentalità giusta ci metterà in difficoltà, come è stato con la SPAL anno scorso. Sono partite che, se giocate con le stesse motivazioni, abbiamo qualcosa in più, anche per categoria, ma se non sarà così, dovremo essere pronti ad andare in difficoltà. Mi aspetto uno step nella consapevolezza su come affrontarla, deve essere di preparazione, ma è la prima uscita ufficiale davanti alla nostra gente e ci tengo".

Ekong potrebbe giocare dall'inizio?
"Si gioca il posto con altri, anche se sto facendo un ragionamento se dare minuti anche a Piccoli, magari spostandolo un po' di posizione perché ha già fatto quel ruolo all'Atalanta e in fase di possesso potrebbe giocare vicino a Caputo, dandoci una mano anche in fase di non possesso. Non è un problema, o prima o dopo... Non ho molte soluzioni in questo momento, quindi il primo o il secondo tempo uno dei due deve giocare al posto dell'altro. Non cambia molto".

Potrebbe giocare Pezzella?
"Sono molto impressionato da lui, si è presentato molto bene, è molto motivato. È un giocatore che era in rampa di lancio, ha avuto una stagione molto travagliata, ma si è presentato qui con le motivazioni che cercavamo. Ha caratteristiche migliori di Parisi come fisicità e continuità di cross, mentre Parisi nella gestione della palla è il giocatore che tutti conosciamo. Ci darà altre cose, così come ce le darà Cacace, sul quale puntiamo. Sono stato chiaro, si giocano il posto, vogliamo creare competitività di alto livello, è un ruolo delicato e Cacace non è più un rincalzo obbligato perché Parisi era difficilmente sostituibile, ora ha responsabilità in più e con il lavoro potrà dimostrare a tutti il suo valore, è un 2000 che deve essere un punto di forza".

Che cosa si aspetta dal mercato?
"Abbiamo sicuramente due buchi sulla corsia di destra che dobbiamo mettere dentro, ma lo sapete tutti. Potrebbe anche non essere finita qui, qualcuno potrebbe aver finito il ciclo e potrebbe arrivare qualcun altro. La squadra sarà composta come vogliamo, gli obiettivi che ci eravamo prefissati stanno arrivando tutti, si tratta solamente di prenderci il tempo di portare tutti in forma e a regime anche a livello tecnico-tattico per quello che voglio fare. Serve pazienza, è difficile pensare di essere già al top, che chi arriva è già dentro. Chiedo questo per oliare meccanismi. La società farà il massimo per rendere la squadra più competitiva possibile per quello che è il nostro obiettivo, sono sicuro".

Teme che Baldanzi possa andare via?
"Sì e no, purtroppo il mercato mi rende spettatore, non posso decidere cosa fare. Spero che rimanga, se poi andrà via bisognerà rimpiazzarlo con un giocatore altrettanto importante perché, nel momento in cui si muove un giocatore importante ovviamente deve essere rimpiazzato. Problemi zero, lamentele zero, mi piace che i miei giocatori non si lamentino e anche io sono il primo a non farlo. Mi piace lavorare, tirare fuori il massimo dal materiale che ho".

Parla di due buchi a destra, Baldanzi quindi lo vede centrale?
"Mi sento di dire di sì, ho già risposto. Quando lo avevo fatto giocare esterno era perché mi mancavano esterni. Per quanto lo ritengo forte per me può giocare dappertutto, voglio essere molto chiaro: può fare l'esterno, l'interno, la punta, può fare quello che vuole. Per me il suo ruolo ideale è nella centralità del gioco: nella mia testa lo vedo al centro del campo, fulcro delle nostre giocate offensive. È un giocatore importante e va messo nelle condizioni massimali per esprimersi. Poi non significa che non può fare qualche partita esterno o in un altro ruolo, ma se mi chiedi il ruolo ideale è quello, trequartista dietro la punta".

Cosa si aspetta da Shpendi?
"L'unica cosa che mi preoccupa è l'aspettativa che c'è intorno a lui. Abbiamo fatto un investimento importante per quella che è la nostra dimensione ed ha tutto per fare il calciatore ad altissimo livello perché abbina grandissima velocità con un'ottima tecnica e soprattutto una volontà e una fame che poche volte si vede. Mi ha colpito dal primo giorno che è arrivato, sia fuori dal campo per l'umiltà che ha, sia in campo per come è sfacciato. Mi ricorda molto Baldanzi, sono quelle cose che hanno quei giocatori giovani che hanno la prospettiva di un certo tipo. Determinante è il tempo, che non bruci le tappe. Se mi rendo conto che per lui il suo tempo è già domani lo avrà, se sarà tra 3-4 mesi sarà tra 3-4 mesi, ma è tutto per tutela del ragazzo e dell'investimento fatto. Sono convinto che non gli servirà tantissimo tempo perché è veramente un ragazzo importante. Tuteliamolo, proteggiamolo. Gli ho detto che dal primo minuto che ha messo piede qua si inizia il lavoro di miglioramento nelle sue lacune, che abbiamo individuato, e di consolidamento delle cose che sa fare. Sono i suoi obiettivi, non deve avere carichi o altre cose. Abbiamo visto Cambiaghi preso da una retrocessione dalla B alla C fare 2-3 mesi nell'anonimato e fare 5 mesi che ci hanno fatto pensare che non c'entra niente qui. Deve fare un percorso simile".

Qual è la mentalità dei nuovi?
"Chiunque dell'anno scorso ha scelto di rimanere, io per primo e penso anche a tutti gli altri, lo hanno fatto per scelta, senza essere obbligati. Se uno vuole andare lo fa nel calcio, quindi hanno sposato in pieno il progetto, questa grande motivazione che abbiamo per fare la storia di questo club, non c'è niente di più motivante. Da lì a dire che ci riusciamo è un'altra questione, ma se c'è volontà si è a metà strada. I nuovi ragionano così perché ho spiegato bene qual è il nostro obiettivo, chi ci ha scelto e chi abbiamo scelto in base pure agli aspetti umani sanno di che cosa stiamo parlando. C'è tanto lavoro, tanto sacrificio, tanta umiltà, tanta voglia di stupire per i nuovi e di rimettersi in gioco per chi c'era. Questa è la ricetta, senza questa base si è fragili, non ci sono le fondamenta e non si va da nessuna parte. Bisogna aspettare però che il mercato sia finito, questo processo ha bisogno di tempo, ma la base c'è".


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