.

Di Francesco: "Non ho rivincite da prendermi. Le etichette capitano a tutti"

di Ivan Cardia

Bella e appassionante, la conferenza stampa di Eusebio Di Francesco, allenatore del Frosinone, dopo il 2-0 subito a San Siro contro l'Inter. Il tecnico dei ciociari, incassati i complimenti per la prestazione della sua squadra, ha detto che preferisce non parlare di rivincite personali: "Io non devo prendere rivincite su e da nessuno, cerco di lavorare al meglio mettendo in campo i miei pensieri - ha dichiarato in sala stampa - cerco di trasmetterli ai ragazzi e già quando loro ci provano è una vittoria.

Quando vincevo in Champions magari avevo un'etichetta, poi cambia un po': sono i sali e scendi che capitano a tutti nella vita, capita di avere periodi negativi e ci sono stati anche periodi in cui ho allenato poco. In questo momento sono felice di aver ritrovato il sorriso di scendere in campo e allenare questi ragazzi, che non vedono l'ora che gli trasmetta qualcosa. Non è una rivincita personale, alleno perché amo questo sport".

"Che bello parlare di calcio". Ha concluso così DiFra, dopo che la conclusione si è spostata su temi più squisitamente tattici: "È importante saper sviluppare il gioco in tanti modi, al di là degli interpreti. Spesso il sistema di gioco lo fanno le caratteristiche dei giocatori: se metto sei difensori e ne metto due in attacco non posso dire che faccio 4-3-3 perché sarei bugiardo. Magari è un 6-3-1, oggi si può dire che è stato più un 3-4-2-1 rispetto ad altre volte in cui ho difeso a cinque ma abbassando un giocatore offensivo".


Altre notizie