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De Siervo sui diritti tv: "L'accordo con Sky e DAZN dimostra che il calcio italiano ha valore"

di Tommaso Bonan

Lunga intervista a Il Sole 24 Ore per Luigi De Siervo, con l'amministratore delegato della Lega Serie A che si sofferma in particolar modo sull'assegnazione dei diritti tv del massimo campionato italiano di calcio (a DAZN e Sky per ulteriori cinque stagioni dal 2024): "Le critiche del presidente De Laurentiis? Quello che posso dire è che abbiamo ottenuto un risultato che ritengo eccellente. Siamo riusciti da un lato a garantire un floor rilevante pari a 900 milioni annui rispetto agli attuali 927. Ma soprattutto abbiamo raggiunto quello che cercavamo di ottenere con il canale tematico: la possibilità di guadagnare dei soldi ulteriori, ma senza rischi per la Serie A. Non siamo soci di DAZN, ma superata la soglia di fatturato di 750 milioni da parte della piattaforma otterremo il 50% delle gross revenues, non del margine, che sconta sempre la variabile dei costi".

"Se anni fa Sky e Mediaset insieme dichiaravano oltre 4,2 milioni di abbonati significa che c’è ampio spazio per crescere. È vero che con la concurrency magari gli abbonati attuali si sovrappongono ed è vero che quelli di allora erano a basso budget. Ma la verità è che ci sono in Italia oltre 2 milioni di persone che usufruiscono in maniera illegale di contenuti piratati", ha concluso De Siervo.

Infine, una battuta sui fondi e sul loro possibile ingresso nella Serie A: "Siamo stati i primi a essere approcciati dai fondi perché siamo la Lega a maggior potenziale di crescita futura. Questa volta i progetti presentati erano troppo poco approfonditi per ricevere un’attenzione sostanziale. Ma l’attenzione che ci è stata riservata conferma l’importanza crescente della Serie A. Altro che calcio italiano povero e senza più valore".


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