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Dalla vecchia guardia ai nuovi talenti: i volti chiave della Roma

di Debora Carletti

Dopo sei giornate di campionato e una di Europa League, si può già provare a tracciare un primo bilancio della Roma attuale. Il cambio di allenatore avrebbe potuto destabilizzare l'ambiente, ma la squadra ha reagito con lucidità, affrontando la nuova gestione con intelligenza più che con emotività.

Nonostante ci sia ancora molto su cui lavorare e il gruppo debba trovare maggiore fiducia e coesione, i segnali sono incoraggianti. La squadra ha dimostrato di avere i mezzi per competere ai livelli richiesti, e il passaggio di consegne in panchina non ha scalfito l’ambizione di raggiungere i traguardi chiesti dalla società. Jurić ha subito messo in risalto l’intensità agonistica e la determinazione dei suoi giocatori, che sembra stiano assimilando la mentalità del lavoro duro imposta dal tecnico croato.

Oltre agli aspetti tecnici e tattici, sta emergendo anche un forte spirito di gruppo. Il miglioramento delle prestazioni è frutto non solo di una maggiore intesa in campo, ma anche di un crescente affiatamento al di fuori del rettangolo di gioco. Alcuni giocatori stanno recuperando la forma migliore, mentre altri, in cerca di visibilità, stanno sfruttando al meglio le occasioni a loro disposizione, facendo sentire il proprio peso nelle dinamiche di squadra.

Tra i singoli spiccano figure ormai fondamentali nello schema di Jurić: Svilar, Ndicka, Angelino, Konè, Dybala e, a tratti, anche Dovbyk, sono diventati punti fermi della formazione, partendo regolarmente titolari per il loro apporto decisivo. Accanto a loro, si stanno affermando giovani talenti come Pisilli e Baldanzi, che con impegno e crescita costante si sono guadagnati la fiducia dell’allenatore e l'apprezzamento del pubblico.

Questa Roma è una squadra in trasformazione, alla ricerca dell'equilibrio tra certezze consolidate e nuove promesse, tra l'esperienza dei veterani e l'energia dei giovani. Il progetto di Jurić sta prendendo forma con metodo e visione, lasciando intravedere un futuro interessante, anche se sarà il tempo a dire se il percorso intrapreso è quello giusto.


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