Dalla fascia a Mbappé alla perdita dello status di intoccabile: i motivi dell'addio di Griezmann
"È con profonda emozione che annuncio oggi il mio ritiro da giocatore della Nazionale francese. Dopo 10 anni incredibili segnati da sfide, successi e momenti indimenticabili, è giunto il momento per me di voltare pagina e lasciare il posto alla nuova generazione. Indossare questa maglia è stato un onore e un privilegio. Da marzo 2014 e fino allo scorso settembre ho avuto la possibilità di vivere momenti incredibili al fianco di compagni di squadra eccezionali. Abbiamo condiviso vittorie che rimarranno per sempre impresse nei nostri ricordi". Così, in un video pubblicato sui social, Antoine Griezmann ha annunciato la sua decisione di dire addio alla Nazionale.
Una notizia inaspettata e improvvisa, una scelta che però sembra essere stata ben ponderata dal giocatore dell'Atletico Madrid. L'Equipe spiega che Griezmann ci pensava da diverse settimane e che a incidere sono stati diversi fattori. In primis la scelta di affidare la fascia di capitano a Kylian Mbappé, un affronto che Deschamps aveva fatto al suo "pupillo". Grizou, però, ha messo seriamente in discussione le sue motivazioni dopo Euro 2024, una competizione in cui ha sentito diminuire la sua influenza all'interno della squadra: non più intoccabile e molto criticato, ha avvertito un'atmosfera diversa anche nell'ultimo raduno di settembre, dal quale è tornato provato e stanco.
Dopo un'attenta riflessione, Griezmann - che voleva andarsene senza detoriiare il suo rapporto con il CT - si è confidato con i suoi cari e ha fatto la sua scelta. Ha annunciato la sua decisione a Deschamps la settimana scorsa e quest'ultimo non ha fatto alcun tentativo per fargli cambiare idea. Un segno di rispetto o la prova che il 33enne non era più così indispensabile?