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Criscito: "Tornato perché il mio cuore è genoano, non per svernare"

di Simone Lorini

Ospite della Gazzetta dello Sport, il capitano del Genoa Domenico Criscito parla così del suo ritorno in rossoblù e del momento della squadra: "Siamo a 7 punti dalla coda e a 8 da quelle che lottano per l’Europa. Le prossime gare saranno fondamentali. Dobbiamo fare punti, cercando di esprimere il nostro calcio migliore, poi ne riparleremo. Ma occhio alla Lazio: Simone Inzaghi è un grande allenatore, sono a un passo dalle prime della classe, fuori casa giocano sempre bene. All’andata giocammo una bruttissima partita (finì 4-1, n.d.r.), c’è voglia di rivincita. E poi, da troppo tempo (22 dicembre con l’Atalanta, n.d.r.) non vinciamo in casa. Futuro da dirigente del Genoa? Sono tornato perché il mio cuore è rossoblù, non ci sarebbe altro da aggiungere. Non ho voluto ascoltare altre proposte. Ma sono tornato con ambizioni. Non ho detto sì al Genoa per venire qui a svernare, come qualcuno magari ha pensato. Il Grifone è stato tutta la mia vita e lo è ancora. Ringrazio il presidente Preziosi per l’opportunità data, facendo un sacrificio sull’ingaggio, ma sono felice di essere il capitano. Ho lasciato questa squadra dopo l’Europa League, magari ci potremo tornare. Un passo alla volta, sin qui abbiamo fatto alti e bassi. Non dico quest’anno. Il presidente è ambizioso vuole il bene del Genoa".


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