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Contro la Lazio si è rivisto il vero Arthur. È lui l'unico insostituibile della Fiorentina

di Dimitri Conti

La Fiorentina ha ritrovato vittoria, sorriso e convinzione contro la Lazio, in quello che per molti è stato il miglior big match dell'intera era Italiano per occasioni concesse agli avversari (di fatto una sola, quella del momentaneo vantaggio firmato Luis Alberto) e distanza percepita nel valore espresso dalle due squadre. Forse persino più importante, visto come le cose sono andate quando non è stato al meglio: Firenze ha ritrovato il vero Arthur Melo.

Il centrocampista arrivato in estate in prestito dalla Juventus (e sul quale pende un diritto di riscatto da 20 milioni di euro in favore dei viola che però hanno già messo in cantiere di non spendere quella cifra) è infatti il vero e forse realmente unico insostituibile nella Fiorentina che ha cominciato malissimo il 2024 anche perché svuotata dall'assenza della sua mente. D'altronde Mandragora e Duncan non sono propriamente registi, mentre Lopez ha deluso le aspettative. E Bonaventura è stato (ri)arretrato in mediana dal 1' dopo che non ci giocava da un po' di tempo a questa parte, ma è anch'esso distante dalle caratteristiche del brasiliano. Pur fragile e raramente in grado di rimanere in campo per novanta minuti, rimane in grado di dare un apporto unico al presente, ancor prima di capire che ne sarà di lui.

Nelle valutazioni della gara contro la Lazio, Arthur è stato giudicato da 6,5 secondo Tuttomercatoweb.com: "Non è uno di quegli uomini dei quali, pure se non in grandissimo stato di forma, Italiano ama privarsi. E infatti lo tiene dentro finché può e finché ha fiato".


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