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Bologna, sfuma la Coppa Italia. I legni, il rigore sbagliato e pure un pizzico di sfortuna

di Micol Malaguti

Il Bologna sogna...fino ai calci di rigore. L'appuntamento con la storia è mancato, ma la squadra di Motta esce a testa alza da Firenze nel match valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Lo 0-0 dopo i tempi supplementari porta tutti sul dischetto: dagli 11 metri il Bologna manca l'ultimo centro, con Posch, decretando la Fiorentina squadra vincente.

A fermare i rossoblu, migliori nel gioco proposto sia nei tempi regolamentari che nell'extra time, ci pensano anche i legni. Sono tre, infatti, quelli colpiti dal Bologna durante il match. Ci pensa prima Zirkzee che a metà del primo tempo si smarca magistralmente in area e calcia forte sulla traversa. Poi è Orsolini a farsi fermare dal palo nella ripresa e, infine, ancora Zirkzee, bacia il palo esterno della porta in una delle belle azioni offensive dei tempi supplenti dei felsinei.

Sfortuna si, ma il calcio è così: lo ha spiegato Thiago Motta a margine del match tra le due compagini cugine. Il miglior gioco, il possesso palla e le belle azioni non sempre sono sintomo di vittoria... anzi. Nel calcio capita spesso che vinca il meno brillante, magari con un tiro fortuito che gonfia la rete. Ieri al Franchi si è giocata una sfida sentita che ha fatto nuovamente brillare la Coppa Italia. A uscirne vincitrice è la Fiorentina di Vincenzo Italiano che al collega Motta ha fatto i complimenti, per lo spettacolo portato in campo.

Dal 1999 a oggi la storia non cambia. Come allora sono i viola a continuare il cammino nella Coppa, e al Bologna tocca lo stop. A Casteldebole, però, c'è la cresciuta consapevolezza che di questo passo, prima o poi, le cose andranno diversamente.


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