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Anche Spalletti rapito da Pisilli. E dopo Bove sta superando altri big della Roma

di Dimitri Conti

Luciano Spalletti prepara un'altra rivoluzione azzurra e guarda con sempre maggior attenzione ai talenti giovani in rampa di lancio per la sua Italia. L'ultima novità, con tanto di annuncio di pre-convocazione al pari di Maldini del Monza, arriva dalla Roma giallorossa e si chiama Niccolò Pisilli, rivelazione capitolina.

Centrocampista classe 2004 che si era già ampiamente messo in luce nella sua militanza con la Primavera della Roma, è sembrato non patire affatto il salto con i più grandi. L'esordio ufficiale quasi un anno e mezzo fa, col subentro nel finale della partita casalinga di campionato persa contro l'Inter nel maggio 2023. Un minuto più recupero, troppo poco tempo per farsi davvero conoscere. Se la prima è stata breve, la seconda è stata per Pisilli indimenticabile: il 14 dicembre fa il suo subentro nella sfida di Europa League contro lo Sheriff, trovando anche la via del gol nello scampolo a sua disposizione.

In questa stagione, pare aver preso la strada della definitiva affermazione. In punta di piedi, cominciando sempre in panchina fino al momento in cui De Rossi, suo grande sponsor dopo che i primi passi li aveva mossi invece con Mourinho, ha deciso di rompere gli indugi e di schierarlo titolare per la complicata sfida sul campo della Juventus, poi pareggiata 0-0. Da lì non esce più, neanche con Juric: l'unica volta in cui è partito dalla panchina, domenica scorsa contro il Venezia, ha comunque timbrato in maniera decisiva. Su di lui si stanno posando con attenzione anche gli occhi del ct, impossibile il contrario considerando come Pisilli stia facendo scivolare alle sue spalle nelle gerarchie gente del calibro di Paredes o del costoso acquisto estivo Manu Kone. Stiamo parlando di un giocatore sul cui altare, per esempio, la Roma ha deciso di sacrificare un altro proprio figlio come Bove.


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