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Altro che flop, Riyadh in tilt per la Supercoppa. L’Inter gioca in casa

di Ivan Cardia
Fonte: Inviato a Riyadh

I novemila spettatori e rotti per Fiorentina-Napoli, prima semifinale di Supercoppa italiana, avevano fatto storcere il naso, soprattutto a chi già criticava l’idea di giocarla in Arabia Saudita. Inter-Lazio, seconda semifinale della competizione, aveva calmato le polemiche sfondando il muro dei ventimila presenti all’Al Awwal Park Stadium di Riyadh. La finale, in programma tra pochi minuti fra Napoli e Inter, cambia decisamente il bilancio su questa edizione.

La zona dello stadio è in tilt. Non tutta Riyadh, ovviamente: parliamo di una città da quasi 8 milioni di abitanti, la cui superficie è superiore alla somma di quelle di Milano e Roma. La zona dello stadio, però, è completamente congestionata per il traffico a poco più di mezz’ora dall’inizio delle ostilità, mentre tanti tifosi fanno il loro ingresso nell’impianto saudita, che questa sera farà registrare il tutto esaurito con circa 25 mila persone sugli spalti.

L’Inter gioca in casa. I nerazzurri, come già accaduto contro la Lazio, possono contare sull’appoggio della Curva Nord, unica tra le tifoserie organizzate dei quattro club coinvolti ad aver partecipato alla trasferta in terra saudita. Inoltre, anche la maggior parte degli spettatori locali tiferanno per la squadra di Simone Inzaghi: la stragrande maggioranza indossa sciarpe o altri indumenti a tinte nerazzurre, molto più sparuta la rappresentanza di sostenitori napoletani.


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