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Belgio, sta per chiudersi l'era della generazione d'oro. Per molti può essere l'ultima partita

di Gaetano Mocciaro

Oggi pomeriggio il Belgio (ore 16) si gioca il tutto per tutto contro la Croazia. Per i Diables Rouges non ci sono alternative alla vittoria per accedere agli ottavi di finale. In caso contrario assisteremo alla fine di un'era, quella di una generazione d'oro, che fece le prime prove alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 per poi fare realmente sul serio come nazionale maggiore dalle qualificazioni a Brasile 2014 fino a oggi.

Per età media la squadra è fra le più vecchie del Mondiale (27,8 anni di media) e ben 11 convocati sono Over 30. Per molti di essi, pertanto, quella di oggi potrebbe essere l'ultima partita con la Nazionale. Non vedremo sicuramente nel 2025 Vertonghen e Mertens, oggi 35enni, così come Witsel e Alderweireld. Probabile che anche il capitano Eden Hazard lasci, come fatto intendere nei giorni scorsi in conferenza stampa. Ed è anche da capire la posizione di Kevin De Bruyne, 31 anni.

La nuova generazione, per quanto non manchino elementi interessanti (Openda, Onana, Doku) non sembra poter essere in grado di ripercorrere le stesse gesta di questo gruppo, capace di ottenere il miglior risultato della storia del Belgio (3° posto a Russia 2018) ma che con ogni probabilità chiuderà con il rimpianto di non aver vinto nulla, nemmeno una UEFA Nations League. Paradossale per una nazionale che è stata per quattro anni al numero uno del ranking FIFA.


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