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Mark Viduka, il capitano dell'Australia 2006. E grande protagonista con il Leeds

di Andrea Losapio

Il Leeds degli inizi del millennio era una formazione davvero ostica da affrontare. Questo anche grazie alla colonia degli australiani presenti, seppur piccina. Harry Kewell era la mente, Mark Viduka il braccio. Un centravanti enorme, difficile da spostare, che segnava anche una discreta dose di gol. Con la Nazionale dei Wallabes è stato il capitano nel 2006. Nei suoi quattro anni con il Leeds è andato quattro volte in doppia cifra, arrivando anche sulla soglia dei venti.

C'è stato un anno, il 2000-01, in cui c'era anche la possibilità di vedere la formazione di Elland Road a ritrovare gli smalti degli anni settanta. Il Leeds era arrivato terzo nella Premier dell'anno prima dietro all'inarrivabile Manchester United, 93 punti, e l'Arsenal con 72. Per capire la differenza, nella stagione successiva il Manchester City retrocedeva in Championship per l'ultima volta prima dell'avvento di Shinawatra e poi degli arabi. In ogni caso Viduka era al Celtic in quella stagione e con 25 gol in 28 partite si era preso la possibilità di giocare la Champions.

Girone con Milan e Barcellona, passato come secondo. Poi con Real Madrid, Anderlecht e Lazio (quella che aveva appena vinto lo Scudetto). Quarti di finale vinti con il Deportivo La Coruña, salvo poi cedere il passo al Valencia di Mendieta e Hector Cuper che poi perderà in finale contro il Bayern Monaco ai rigori. Oggi Mark Viduka compie 49 anni.


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