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Alessandro Minelli, la seconda vita da calciatore dello stopper brianzolo

di La Giovane Italia

Nella vita, come nel calcio, c’è sempre una seconda possibilità. E Alessandro Minelli è lo sponsor ideale di questa massima. Uscire fuori dai radar di una squadra professionistica come l’Inter è stato un duro colpo per il ventenne nato a Monza. Eppure c’è stato chi, a centinaia di chilometri di distanza, ha creduto fortemente nel ragazzone di centonovantacinque centimetri.

La rinascita - Il Rende, squadra di C del Cosentino, punta molto sui giovani, non potendo disporre di un budget consistente. E allora, dovendo fare di necessità virtù, pesca in bacini che sembrano sperduti o privi di spunti interessanti. Da questo “mazzo”, nella stagione 2018-2019, è spuntato il jolly Minelli, che al termine del campionato di serie C è valso una superplusvalenza (tra le 500mila e il milione di euro) per il parsimonioso club biancorosso. A elargire la clamorosa somma, soprattutto in un contesto come la terza serie, in cui è difficile che girino cifre così consistenti, è stato il Parma. I ducali hanno scelto di ingaggiare il difensore scuola Inter lo scorso mese di gennaio facendolo restare altri sei mesi a Rende: un periodo difficilissimo sotto il profilo dei risultati (dai primissimi posti in classifica maturati nel girone d’andata, i biancorossi guidati da Modesto – oggi allenatore del Cesena – sono precipitati nella seconda metà della classifica, riuscendo solo con un moto d’orgoglio a raggiungere i playoff a margine di una serie incredibile di sconfitte) per la squadra cosentina e per il ragazzone brianzolo. Il finale in crescendo ha agevolato il suo distacco dalla squadra che lo ha rilanciato.

Il ritiro precampionato con il Parma e il futuro in C - I mesi estivi sono stati quelli della seconda consacrazione, trascorsi nel ritiro del Parma. Qualche amichevole giocata e un’occasione unica di crescita sotto la guida di Roberto D’Aversa. Probabilmente il destino di Minelli sarà nuovamente lontano da una squadra di serie A (la seconda, dopo l’Inter). Però stavolta sarà diverso. Perché il ventenne di Monza ha già un anno di professionismo alle spalle e chiunque dovesse prenderlo tra le squadre di serie C (Catania, ma anche Potenza e Monopoli sono sulle sue tracce) lo farebbe in prestito lasciando ben intatto il cordone ombelicale che lega il difensore lombardo ai ducali. Magari con la possibilità di riportarlo all’ovile a fine stagione con dodici mesi in più d’esperienza e la chance di tornare definitivamente all’ombra di un club della massima serie. D’altronde Minelli sta vivendo una seconda vita. La sua seconda vita da calciatore.


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