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Non c’è solo del marcio nelle Curve… Non è facile dire di no a certi individui…

di Fabrizio Ponciroli

Ho assistito a tanti scandali, calcisticamente parlando… Ne ho viste di tutti i colori e, purtroppo, non sono mai stati colori gradevoli… L’indagine in corso, legata principalmente al mondo degli Ultras, è tanto necessaria quanto pericolosa. Che ci fossero comportamenti, diciamo così, “non legali” era chiaro a tutti da tempo ma, come in ogni “caso scottante”, bisogna stare attenti a non fare di tutta l’erba un fascio. Capiremo presto chi ha commesso azioni deplorevoli ma non demonizziamo gli Ultras. Non tutti sono criminali, questo va sempre evidenziato. Sono tanti gli Ultras che vivono, davvero, per la propria squadra. L’apparenza, a volte, inganna. Generalizzare sarebbe un grave errore, tipico di questo mondo sempre più social… Lasciamo che l’indagine faccia il suo percorso e, questo è il mio grande sogno (forse utopico), isoliamo chi davvero non c’entra nulla con il tifo e neanche con una società civilizzata…
Ho letto tanti commenti sferzanti e denigratori nei confronti di giocatori/allenatori/dirigenti che hanno avuto a che fare con certe persone delle Curve… la legge parla chiaro: “Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana”. Bene, a parole è tutto chiaro ma poi c’è la realtà. Una mia personale riflessione: voi sareste capaci di gestire un colloquio con un potenziale criminale che non si fa scrupoli su niente e nessuno? Tutti supereroi senza macchia e para? Ritengo che non sia facile per nessuno interfacciarsi con simili figure. Spesso si cerca di “non avere problemi”, provando a trovare un compromesso. Credo che sia umano, no? Chiaro, non bisogna mai superare una certa soglia ma essere intimoriti è normale, almeno questo è ciò che penso…
Per chiudere, mi auspico che questa indagine faccia pulizia dove serve ma che non distrugga l’anima, pulsante e vera, delle Curve.
Lo ripeto da anni: il calcio ha bisogno del sostegno dei tifosi più “accaldati”. Ricordo quello che mi disse, tempo fa, un noto attaccante dell’Inter: “Quando la Curva ti spinge con il suo tifo, diventi più forte in campo”. Credo che sia valido anche tutt’ora. Ovviamente, chi ha altri obiettivi che nulla centrano con l’amore per i colori della propria squadra non ha diritto di cittadinanza nelle Curve. In realtà, tale diritto non l’ha mai avuto. Il problema è che se lo sono preso con la forza… Chissà, magari questa indagine porterà davvero a scardinare uno status quo mal sopportato da tutti gli amanti del calcio…


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