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Tonali verso una squalifica più lunga, Zaniolo "alleggerito". E partono le querele

di Ivan Cardia

Dopo Fagioli, anche Sandro Tonali aspetta di conoscere quale sarà il suo futuro. Nelle deposizioni rese agli inquirenti, l'ex centrocampista del Milan ha presentato un certificato attestante la propria ludopatia. Non basterà, considerato che Tonali avrebbe anche confessato di aver scommesso sia sul Brescia che sui rossoneri, a evitare una squalifica più pesante - nell'ordine dei 10 mesi - rispetto a quella comminata al centrocampista della Juventus. Da escludere, comunque, che il Newcastle possa in qualche modo rivalersi nei confronti dello stesso Milan: nulla prova che il club italiano sapesse di questi comportamenti e di questa situazione.

Nicolò Zaniolo più "leggero". Si vanno smontando, invece, le accuse lanciate all'indirizzo dell'ex attaccante della Roma, oggi in forza all'Aston Villa. Zaniolo non ha ancora incontrato gli inquirenti, ma al momento non risulterebbe nulla che provi scommesse sul calcio. Una differenza centrale: giocare su siti pirata è sì un reato, ma minore e oblabile, risolvibile con il pagamento di una sanzione pecuniaria. A livello di giustizia sportiva, però, un calciatore può scommettere liberamente su qualsiasi altro sport.

Partono le querele. Respingono tutte le accuse, viceversa, i legali di Casale ed El Shaarawy, altri giocatori tirati in ballo da Fabrizio Corona insieme a Federico Gatti, che non ha negato pubblicamente, forse perché tranquillo dopo le smentite della Procura di Torino. La Roma ha diramato un comunicato col quale ha espresso pieno sostegno nei confronti di Nicola Zalewski e dello stesso Faraone: i legali dell'esterno polacco hanno inoltre dichiarato che Zalewski è pronto a querelare. Posizione molto simile a quella espressa, in casa Lazio, dal legale di Casale, che ha anzi annunciato l'esistenza di una querela già sporta all'indirizzo di Fabrizio Corona.


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