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L'Inter non si ferma, Inzaghi: "Sanchez ok, Lautaro da Pallone d'Oro". Salisburgo può solo vincere

di Ivan Cardia

Il sorriso è quello di chi si è risvegliato da primo della classe. La concentrazione, di chi sa quanti rischi si nascondano dietro un martedì di Champions League contro la cenerentola del gruppo. L'Inter e Simone Inzaghi si godono il primato in classifica, ma "si gioca ogni 72 ore, dobbiamo pensare solo alla prossima partita" è il motto che il tecnico piacentino sciorina in vista della gara contro il Salisburgo. Piccolo e giovane sì, ma capace di tirare uno sgambetto al Benfica a Lisbona: dal doppio confronto con gli austriaci, del resto, passa buona parte della qualificazione agli ottavi di finale della massima competizione continentale.

Qui Inter. Inzaghi parla in conferenza stampa insieme a Henrikh Mkhitaryan, che ormai dell'Inter sembra un senatore. E le giura amore: "Del rinnovo si occupa il mio agente - spiega il centrocampista armeno - ma qui mi trovo benissimo e vorrei rimanere". Il tecnico nerazzurro offre qualche pillola, anche di formazione: "Sanchez è pronto, col Torino ho preferito inserire Klaassen perché il cileno veniva da un lungo viaggio, ma può giocare titolare - dichiara l'allenatore - Lautaro è da Pallone d'Oro. Nel senso che quella sera ci deve essere, se lo merita, anche se non credo che vincerà". I due, per la cronaca, potrebbero fare coppia in attacco, anche se l'argentino è in ballottaggio con Thuram. I ritorni di Dumfries e Bastoni, la chance per Carlos Augusto e forse anche Frattesi in vece di Barella gli altri temi di formazione.

Qui Salisburgo. Giovani e forti, come ogni anno gli austriaci si reinventano. Gerhard Struber da di allenare una formazione verdissima e cerca di alleggerirne la pressione: "Siamo alla Scala del calcio, qui noi abbiamo solo da perdere e possiamo vincere - assicura l'allenatore dei bibitari - l'Inter è una grande squadra e Inzaghi un grande allenatore. Noi vogliamo provare a dargli qualche dispiacere, a essere antipatici". A guidare l'attacco della sua formazione saranno Konaté e Simic, che sognano di imitare Haaland o almeno Sesko. Recuperato Bidstrup, uno dei giovanissimi di casa pronti al lancio nella vetrina più ambita al mondo.


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