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Belgio, Castagne: "Non ha senso gestire De Bruyne o Lukaku. Abbiamo buone chance"

di Yvonne Alessandro

L'esterno del Fulham nonché ex Atalanta, Timothy Castagne, è intervenuto in conferenza stampa oggi pomeriggio per rispondere alle domande dei giornalisti presenti e avvicinarsi all'esordio del Belgio ad Euro2024 contro la Slovacchia a Francoforte lunedì (ore 18:00). Un match che i Red Devils vivranno molto probabilmente in piena emergenza, considerando i ko avuti nella linea difensiva (out Axel Witsel, Jan Vertonghen, Thomas Meunier e Arthur Theate).

Prende qualche precauzione in allenamento per evitare di aumentare il numero di infortuni?
"Personalmente, gioco normalmente. Mi sono infortunato a Euro 2021 (sei fratture al volto nella partita contro la Russia, 3-0) e se la situazione si ripresentasse, farei la stessa scelta. Il mio ruolo è quello di prendere la palla. Dopo quell'infortunio - le parole riprese da L'Equipe -, sono stato colpito di nuovo nello stesso punto. Questo è il calcio. Se inizi a essere troppo prudente, non funziona. Ho voltato pagina. Sono felice di essere qui.

In allenamento - ha proseguito l'ex giocatore di Gasperini - non ci sono istruzioni. Si sa che bisogna dare il 100%. Ma sappiamo anche che non ha senso affrontare un giocatore con entrambi i piedi in avanti. Non ha senso gestire Kevin De Bruyne o Romelu Lukaku se devi rischiare. L'allenatore (Domenico Tedesco, ndr) vuole che siamo aggressivi. Ma se siamo in ritardo, non ha senso affrontarli. L'allenatore vuole che siamo all'altezza della situazione. Tuttavia, non ci ha parlato di questo".

Quali sono i motivi per cui crede nelle possibilità del Belgio agli Europei?
"Penso che abbiamo buone possibilità di fare qualcosa con questo gruppo. C'è un buon mix di esperienza e gioventù. Il talento va allenato, ma può fare la differenza. Ma non sono qui per dimostrarvelo. Sta a noi dimostrarlo sul campo. Dal Qatar (eliminazione al primo turno) abbiamo parlato molto della volontà di fare meglio. Non mi interessa se siamo gli outsider o i favoriti. Il gruppo la pensa così. Se pensano di poter vincere, questa è la cosa più importante".


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