.

Il disastro di De Laurentiis: ha sbagliato allenatore, diesse e mercato. Juve operaia, Bremer e Rugani meglio di Vlahovic e Chiesa ma l’Inter resta al comando. Più che un Ibra direttore il Milan avrebbe bisogno di un Ibra bomber

di Luca Calamai

Quando pensi di essere padrone di tutti i segreti del calcio il Dio Pallone ti punisce implacabilmente. Chissà se De Laurentiis ha capito che disastro ha combinato in estate. E’ vero, Spalletti voleva andarsene a tutti i costi. Ma sapete perché? Perché non avrebbe sopportato un giorno di più di continuare a lavorare con il suo Presidente. Gli allenatori, quelli bravi, parlano tra di loro. Non a caso nessuno dei tecnici top ha accettato la proposta di De Laurentiis. Garcia è stato un autogol. Ma costava il giusto e avrebbe accettato qualsiasi scelta di mercato. Una figura perfetta per la proprietà partenopea. E l’addio di Giuntoli? Anche il direttore cercava nuove sfide. Un altro divorzio inevitabile. Giuntoli non è stato sostituito adeguatamente perché De Laurentiis era convinto di essere diventato il mago del mercato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Allenatore sbagliato, struttura tecnico-dirigenziale inadeguata, campagna acquisti non felice. Chissà chi arriverà al posto di Garcia. Non sarà una scelta facile. Vedremo se De Laurentiis capirà i suoi errori e proverà a ricostruire un gruppo di lavoro di alto livello. Per farlo dovrà spendere tanti soldi. E soprattutto convincere i suoi interlocutori che lui tornerà a ricoprire il ruolo che gli compete e che ha dimostrato di saper fare alla grande. Quello di Presidente.

Non sta meglio il Milan che è avviato alla fine del ciclo Pioli. Chissà se Cardinale rimpiange il brusco divorzio da Maldini. Paolo avrà sbagliato delle scelte ma era ed è un uomo di calcio. Il Milan ha costruito la sua campagna acquisti affidandosi anche agli algoritmi. Un altro disastro. Una squadra vincente si costruisce inserendo nel gruppo calciatori giusti e uomini ancora più giusti. Si parla di Ibra al comando dell’area tecnica. Il Milan avrebbe bisogno dell’Ibra goleador, dell’Ibra trascinatore, dell’Ibra leader in ogni angolo del campo. Spero che Ibra, se si calerà nel nuovo ruolo, abbia l’umiltà di mettersi al fianco figura che abbiamo competenza e grande professionalità. Non basta essere stati dei campioni per essere anche dei manager formidabili. Intanto la società dovrebbe aiutare Pioli. Dovrebbe dargli forza dentro lo spogliatoio nei prossimi mesi altrimenti il rischio è quello di vedere un Milan scivolare fuori dalla zona Champions.

In questo turno di campionato c’è anche chi sorride. La Juve dalla difesa blindata conferma di essere la rivale più credibile di un’Inter che resta al comando della classifica. Allegri ha trovato la strada giusta per esaltare le qualità del suo gruppo. Primo non subire gol. Poi, qualche bianconero un pallone riesce comunque a scaraventarlo in rete. In questo momento Bremer e Rugani sono diventati armi speciali per il tecnico livornese. Sono insuperabili nella loro area di rigore e sanno anche trasformarsi in bomber. Sono più pericolosi di Vlahovic e Chiesa. Juve operaia ma Juve che torna a sognare lo scudetto. Così va il calcio italiano di questi tempi.


Altre notizie