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Conte, Lukaku, Buongiorno e Kvara: è un Napoli da Scudetto. Ma De Laurentiis accetterà di fare solo il Presidente? Morata non è il bomber che serve a Ibra. Ultima chiamata per Chiesa. Italiano e una Mission Impossible

di Luca Calamai

Non partecipare alle Coppe vale per una squadra importante sei-sette punti di vantaggio in campionato. Ecco perché il Napoli di Conte, di Lukaku, di Kvara e di Buongiorno ha tutte le carte in regola per vincere lo scudetto. Antonio è un fattore quando si parla di Serie A. Il tecnico è un maestro nel motivare il gruppo, nel creare una sana pressione, nel correre per nove mesi. Immagino un Napoli che parta a cento all’ora anche perché una base storica è rimasta. Lukaku farà meno gol di Osimhen ma farà segnare di più i suoi compagni. Kvara avrà mille motivi per mettersi in mostra dopo aver tentato di forzare la mano per andare al Psg. E tutto il gruppo a cominciare da un Di Lorenzo uscito con le ossa rotte dall’Europeo ha voglia di aprire un nuovo ciclo. Oggi Spalletti in casa Napoli e solo un piacevole ricordo. E grazie a Conte anche la partenza di Giuntoli pesa meno. Resta sul pianeta partenopeo solo l’incognita De Laurentiis. Accetterà di tornare a fare solo il Presidente? Scommetto su un comportamento esemplare nel primo mese. Ma poi? Staremo a vedere se Conte riuscirà a vincere questa prima, decisiva, battaglia. Non farsi “invadere” dal suo proprietario.
Il disastroso Europeo azzurro pesa anche sul futuro di Chiesa. La Juve lo ha inserito nella lista dei partenti e le grandi del mondo lo hanno dimenticato. Federico è arrivato a un passaggio delicato della sua carriera. O si rilancia alla grande diventando quello che aveva fatto intravedere a inizio carriera o resterà un giocatore di buon livello. Ma niente di più. La sfida Roma può essere una buona opportunità. Chiesa ha bisogno di giocare con continuità, di sentirsi titolare a tempo pieno. L’Olimpico è un palcoscenico nobile. Daniele De Rossi è un tecnico che sa valorizzare il materiale umano che gli viene messo a disposizione. Sono curioso di vedere cosa farà Chiesa. Aspetta le sue prime esibizioni anche il cittì Spalletti.
Sono curioso di valutare il primo mercato di Ibra. Il Milan per tornare a essere una realtà di vertice in Italia e in Europa ha bisogno di un grande bomber. Il nome più gettonato del momento è Morata. Niente da dire sul valore dello spagnolo. Ma èil centravanti da tanti gol di cui ha bisogno il nuovo tecnico rossonera Fonseca? Ci sarebbe un clamoroso salto di qualità tra il vecchio Giraud e Morata? Sinceramente questa ipotesi non mi convince.
Chiudo con Vincenzo Italiano che oggi si mette in moto con il Bologna. La sua è una vera Mission Impossible. Deve convivere con il quinto posto e la qualificazione Champions dell’ultima stagione, con un allenatore come Thiago Motta che aveva stregato tutti. Dovrà anche partire senza Calafiori (miglior difensore italiano) e senza Zirkzee (uno dei migliori attaccanti europei). Italiano ha accettato una sfida terribile. La sua unica speranza è che il diesse Sartori continui a fare miracoli.


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