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Piovani: "Spero che l'attenzione sul calcio femminile non si dissolva"

di Tommaso Maschio

“Sono entusiasta, non avrei mai pensato, due anni fa, di trovare un ambiente così bello e di trovare simili gratificazioni". Inizia così l'Intervista a Gianpiero Piovani, tecnico del Sassuolo femminile, al quotidiano Libertà: “I successi dell'Italia abbiano contribuito alla crescita del movimento e ad attirare nuovo pubblico, di questo sono strafelice. Spero che una volta terminato il Mondiale tutta questa attenzione non si dissolva. - continua Piovani - L' obbligo di disporre di una squadra femminile per le società professionistiche ha rappresentato la vera svolta. E ci sono club, come lo stesso Sassuolo, che credono in questo progetto. Differenze tecniche? Non ce ne sono, le differenze sono sul piano fisico, della velocità o della potenza. Si tratta della sola differenza che è però naturale. Diciamo che una squadra di A femminile è paragonabile ad una serie C di alto livello. Parità salariale? Hanno tutte le ragioni del mondo. Ora il compenso è rappresentato da un semplice rimborso spese alla stregua dei calcio dilettanti. Il tutto considerando che sosteniamo sei sedute di allenamento settimanali che, per alcune ragazze, arrivano dopo una mattinata di lavoro. Non è facile, è necessario arrivare al professionismo".


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