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La Women's Champions League inizia con le sorprese. Non solo la Juve: altre due big steccano

di Tommaso Maschio

Lo scorso weekend si sono giocate le finali del primo turno preliminare di Women's Champions League e le sorprese non sono mancate con tre possibili big che hanno salutato anzitempo la competizione. Non solo la Juventus di Montemurro è uscita anzitempo al primo ostacolo serio sulla propria strada dopo aver disputato negli ultimi due anni la fase a gironi arrivando anche ai quarti di finale. Fin dal giorno dei sorteggi si sapeva che l'Eintracht sarebbe stato un ostacolo ostico da superare e così è stato con la vittoria finale ai calci di rigore delle tedesche che non permetterà alle bianconere di giocare in Europa in questa stagione e costringerà l'Italia – che non sta vivendo un momento esaltante anche al femminile – ad aggrapparsi alla Roma che venerdì conoscerà la rivale nel secondo turno preliminare.

Ma dicevamo che la Juve non è stata l'unica big a deludere: clamorosa infatti l'eliminazione dell'Arsenal: le gunners nella scorsa stagione erano arrivate in semifinale e puntavano quantomeno a ripetersi se non provare a riportare il trofeo in Inghilterra. E invece il Paris FC, squadra di lignaggio, ma sulla carta inferiore alle londinesi, ha saputo spuntarla al termine di una gara emozionante che ha visto le francesi andare avanti per due volte e venire sempre recuperate fino, anche qui, ai rigori dove la freddezza transalpina ha avuto la meglio.

Inaspettata anche l'eliminazione del Levante che non riesce ad avere la meglio di un Twente solido e determinato a ribaltare i pronostici per regalarsi il sogno di inseguire un posto nella fase a gironi del torneo. Eppure tutto si era messo per il verso giusto per le iberiche che erano andare avanti di due reti prima di subire una rimonta inattesa e non riuscire più a reagire fino all'eliminazione.

A uscire sono due squadre che rappresentano il meglio del calcio mondiale: la Spagna campione del Mondo e l'Inghilterra campione d'Europa. Segno che anche quando si arriva ai vertici come movimento nazionale non bisogna mai abbassare la guardia perché il calcio si sta livellando e le sorprese possono arrivare fin dai primi turni.


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