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Piangere adesso per sorridere poi: il futuro dell'Italia è roseo

di Tommaso Maschio

“Bisogna piangere all’inizio per poter poi sorridere alla fine”, così la fuoriclasse del Brasile Marta aveva detto a caldo dopo l’eliminazione per mano della Francia. Ed è una frase che vedendo le lacrime delle varie Giacinti, Girelli, Guagni, Gama – ma anche Salvai negli studi di Sky Sport - si adatta perfettamente anche alle azzurre che oggi salutano il Mondiale dopo aver giocato alla pari per un tempo all’Olanda campione d’Europa nonostante il gap fisico che ci separa dalle Oranje.

Una sconfitta amara, difficile da digerire nell’immediato, ma che ci dà grandi speranze per il futuro sopratutto alla luce del cammino complessivo. Questa Italia infatti alla vigilia era vista se non come una squadra materasso come un avversario comunque debole e poco competitivo. Invece le ragazze di Bertolini hanno dimostrato che il movimento italiano è cresciuto, è in crescita, e ora deve essere accompagnato per fare quell’ulteriore salto di qualità che può metterci alla pari con le nazioni più avanzate in Europa e nel Mondo. Il futuro, è proprio il caso di dirlo, è roseo e questa squadra – una volta smaltita la delusione - è consapevole di poter fare ancora meglio e di poter raggiungere nuovi traguardi.


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