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Non solo i risultati, Man United in crisi anche come ambiente. Da CR7 a Sancho, quanti casi

di Dimitri Conti

Non è solamente una crisi di risultati quella che fa sì che il Manchester United stia mettendo in scena il peggior avvio dalla stagione 1962/63, avendo peraltro perso un numero impressionante di partite casalinghe (già 5 ko interni), qualcosa che non accadeva da un secolo o giù di lì (dagli Anni Trenta). C'è sullo sfondo anche una crisi ambientale per la quale ormai da un anno scoppiano in continuazione casi nello spogliatoio guidato da Erik Ten Hag.

L'apripista è stato Cristiano Ronaldo, che nel gennaio scorso ha assunto il ruolo di "pioniere" del calcio saudita. L'approdo di CR7 all'Al Nassr è stato favorito da una rottura totale con l'allenatore, oggetto delle critiche postume dell'attaccante portoghese. Proprio Ten Hag ha un ruolo centrale in questo senso, essendo al centro anche dell'ultimo caso scoppiato nello spogliatoio dei Red Devils. Stavolta il protagonista è Jadon Sancho, ai margini della squadra dopo un pubblico litigio seguito da rottura con il tecnico. Tutto pronto per la sua cessione a gennaio, un eventuale peggioramento delle cose (e quindi un potenziale addio a Ten Hag, che costerebbe comunque 17 milioni di euro al club) potrebbe magari cambiare le dinamiche del suo futuro.

Il tutto senza dimenticarsi di altre situazioni spinose degli ultimi tempi, legate però a casi di cronaca giudiziaria, come accaduto per Mason Greenwood prima ed Antony poi, entrambi citati in giudizio per episodi di presunta violenza domestica. Sul primo, nel frattempo finito al Getafe, le accuse sono state poi ritirate.


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