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Lione, Jeffinho dopo la paura: "Giocare a calcio è diventata una professione pericolosa"

di Simone Lorini

La paura è il sentimento principale che pervade la squadra dopo quanto accaduto ieri sera e Jeffinho (23 anni, 6 partite in Ligue 1 in questa stagione), laterale del Lione, ne ha parlato pubblicamente in seguito allo spavento di ieri sera. Dopo la sassaiola sul pullman del Lione e l'annullamento della partita a Marsiglia in programma ieri sera, l'esterno del Lione ha riassunto perfettamente le sensazioni di questa serata in un messaggio postato sui social.

"Giocare a calcio è diventata una professione pericolosa", ha scritto il brasiliano sui propri social, che ha visto il suo allenatore Fabio Grosso con la faccia insanguinata.

I fatti
Colpito da una lattina lanciata da alcuni 'supporter' all'esterno del Velodrome, il tecnico lionese Fabio Grosso è sceso dal pullman col volto insanguinato, mentre il suo vice Raffaele Longo è stato colpito ad un occhio. Scossi i giocatori, che hanno visto piovere sul bus diversi frammenti di vetri, che però non sembrano aver ferito altri membri della squadra. La gara è stata quindi annullata, anche se il Marsiglia non rischia alcuna sanzione sportiva, come spiega oggi MaxyFoot: l'attacco all'autobus è stato effettuato su strade pubbliche e le conseguenze non sono addebitabili al club. Sono infatti le autorità di polizia i responsabili del mantenimento dell'ordine sulle strade pubbliche.


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