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Bufera su Camara, la Federcalcio maliana lo sostiene: "Rispettare la libertà di espressione"

di Michele Pavese

La Federcalcio maliana ha mostrato sostegno nei confronti Mohamed Camara, sotto accusa in Francia per il suo comportamento apparentemente contrario alla giornata indetta dalla Lega calcio francese contro l'omofobia: "La Federcalcio maliana sostiene Mohamed Camara nell'esercizio della sua libertà di espressione e nella scelta di non esprimersi", recita un comunicato stampa diffuso oggi.

"I giocatori sono cittadini come tutti gli altri, i cui diritti fondamentali devono essere tutelati in ogni circostanza". Mohamed Camara, giocatore del Monaco, ha già ricevuto sui social il sostegno di personalità di spicco del suo Paese e di tanti connazionali, in nome del rispetto delle convinzioni personali e religiose.

Cosa è successo
Il centrocampista aveva nascosto con il nastro adesivo bianco il logo contro l'omofobia presente sulla sua maglia e indossato da tutti i giocatori, allenatori e arbitri, nell'ambito di una campagna di lotta contro la discriminazione. Poi si era anche rifiutato di fare la foto di gruppo con compagni e avversari. Il ministro dello Sport francese, Amélie Oudéa-Castera, ha parlato di "comportamento inaccettabile" e ha chiesto "le più severe sanzioni" contro il giocatore e il suo club.

In Mali, su una popolazione stimata di oltre 20 milioni, il 95% è musulmano e fedele ai valori religiosi e tradizionali che non tollerano l’omosessualità, anche se non sono in vigore sanzioni penali.


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