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Antognoni: "Commisso vuole riportare in alto la Fiorentina"

di Daniel Uccellieri

"Io, bandiera di una Viola tornata a sognare. Commisso? A Wall Street ne ho capito la forza". Queste le parole di Giancarlo Antognoni in una bella intervista a La Stampa. In viola dal 1972 fino al 1987, oggi club manager, l'ex numero 10 viola si racconta: "Mi volle Ugolini, diceva che ero come il campanile di Giotto e non potevo certo esser ceduto. Arrivammo vicini allo scudetto con il Conte Pontello: sfrontato, severo e simpatico era deciso a sfidare Agnelli. Cecchi Gori invece aveva i suoi pupilli e a volte ho dovuto frenarlo, ma che rimpianto il mancato arrivo di Thuram! Con i Della Valle è mancato un rapporto più diretto con la città, ma dalla C2 siamo arrivati alla Champions League. Commisso punta ad internazionalizzare il club, ma si emoziona. A Coverciano l'ho visto felice come un bimbo. Vuole portare in alto la Fiorentina e farla restare nelle posizioni di vertice. Per il rapporto che ha con la gente, Rocco può ricordare Cecchi Gori. Portandoci a Wall Steet mi ha fatto capire il suo spessore".


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