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TMW RADIO - Iezzo: "Coppa Italia una rivincita di Napoli su Sarri. Ho fiducia anche per il Barcellona"

di Dimitri Conti
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© foto di Alberto Fornasari
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Gennaro Iezzo intervistato da Niccolò Ceccarini
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L'ex portiere Gennaro Iezzo si è collegato in diretta con Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Niccolò Ceccarini e Francesco Benvenuti: "A Napoli da ieri non si parla di altro, anche perché è stata una piccola soddisfazione dopo un momento così particolare in cui siamo stati tutti segregati in casa. Il popolo napoletano ancora non ha digerito l'addio di Sarri verso altri lidi: professionalmente lo puoi capire, ma a livello sentimentale la città si lega molto a certi personaggi, specie quando difendono Napoli per tante situazioni. Per la tifoseria è stata una sorta di rivincita, al di là della rivalità con la Juventus".

Che ne pensa di Gattuso?
"L'uomo non si discute, già da quando giocava. Voglio parlare però anche dell'allenatore: mi piace vedere il calcio a 365 gradi, e devo dire che dopo il Napoli di Sarri il suo Milan era quello che mi divertiva di più. Ha un'idea di gioco che abbinata al carattere può portare a risultati importanti. Non nascondo che sono fiducioso anche per la Champions, con il Barcellona non è scontata. Ieri ho visto una squadra solida e compatta e potrebbe essere anche la mina vagante".

Assieme all'Atalanta?
"Certo. Fanno un gioco particolare, che poche squadre fanno. Questa è l'arma in più: pressing a tutto campo senza riferimenti, ma è un gioco dispendioso e secondo me ci vuole una gran preparazione fisica. Bisogna capire come starà l'Atalanta, abbiamo visto in queste prime partite che fisicamente le squadre non sono al 100%. Hanno però tutto il tempo di ritrovare la forma da ora a quando ripartirà la Champions".

Gattuso ha sorpreso la Juve?
"Tatticamente è stato incredibile: il 4-1-4-1 in non possesso l'avevamo già visto, e sta portando i suoi frutti. Chiudono le linee di passaggio, e difendeva ed attaccava in 30 metri. Questo significa che anche le squadre più forti fanno fatica a trovare gli spazi: in quei pochi cross che ha messo la Juve, i centrali Koulibaly e Maksimovic facevano preda di ogni pallone. Bisogna fargli i complimenti".

Mertens alla fine ha scelto di rimanere al Napoli.
"C'era il rischio di vederlo andare via, fossi stato De Laurentiis l'avrei rinnovato tempo prima. Parliamoci chiaro: oggi è il vero top player di questa squadra, e se il Napoli vuole continuare a fare cose importanti, non può privarsi di giocatori così, che fanno la differenza sia tecnicamente che sull'esperienza. Il Napoli è bravo a trovare tanti giovani forti, ma questi a fianco hanno bisogno di avere certezze, e sull'immediato non puoi privarti dei Mertens, Callejon e Koulibaly".

Proprio Callejon: qui sembra andare a finire diversamente da Mertens. Almeno fino ad agosto troverà l'accordo?
"Sì, anche io sono di questo parere, si vede a pelle. Poi in campo non pensi a togliere la gamba per salvaguardare il futuro altrove: quando l'arbitro fischia si provano a fare grandi prestazioni. Callejon è attaccato alla città di Napoli: questa squadra gli ha fatto fare annate importanti, non aveva mai segnato così tanti gol. Sta bene a Napoli, poi si arriva a una certa età in cui non si può mettersi a discutere più di tanto. Se ritiene sia meglio andar via, non possiamo far altro che ringraziarlo per questi anni".

Ieri un bel riscatto per Meret. Sarà titolare l'anno prossimo?
"Siamo rimasti tutti sorpresi: finché era titolare stava facendo bene, salvo qualche errore che però capita a tutti. Il suo talento non si discute, Ospina è stato preferito per i piedi, ma ieri sera ho visto aperture niente male".

Milik è quel giocatore che manca per Ronaldo? Può essere l'idea futura per la Juve?
"Il Milik visto al Napoli, prima degli infortuni, aveva una media gol impressionante, forse era l'attaccante più in forma. Questo fa capire che il ragazzo c'è, secondo me gli manca un po' di cattiveria, quella che avevano Gilardino e i vecchi attaccanti che alla prima opportunità segnavano. Comunque è completo, fisicamente e tecnicamente: calcia con entrambi i piedi".

Il rinnovo di Mertens e Petagna forse lo fanno sentire chiuso.
"Con tutto il rispetto, ma Petagna non lo cambierei con Milik. Oggi la Juventus va in difficoltà anche perché gli manca Higuain lì davanti: con lui è un'altra squadra, e in questo senso Milik può esaltare le qualità di Ronaldo. Bisogna capire quanto avrà voglia di dividersi gli spazi con gli altri: anche oggi sta giocando pochissimo. Così come Llorente, che non penso proprio rientrerà nei piani del Napoli, tenerli entrambi poi sarebbe un controsenso, contando pure Petagna".

Il Napoli può arrivare in Champions tramite il campionato?
"Dobbiamo essere realisti: la distanza con l'Atalanta è notevole, e loro devono recuperare ancora una partita. Se vince non erro va dodici punti sopra, e non è facile. Ma dopo il Covid ci si può aspettare di tutto: il Napoli, avendo già due partite sulle spalle, è in clima e questo potrebbe agevolarli. Servirebbe però un miracolo, sperando che davanti perdano qualcosa".

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