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SPAL, Zamuner: "Poca chiarezza dal Pordenone nell'affare Diaw. Segre piacevole sorpresa"

di Davide Soattin
Fonte: Inviato a Ferrara
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

A pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, il direttore sportivo della SPAL Giorgio Zamuner è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti circa le trattative in entrata e in uscita messe segno dai biancazzurri nell’ultimo mese di fuoco. Di seguito, le sue parole.

Direttore, ci puoi fare un bilancio di questo mercato?
“Il bilancio del mercato è assolutamente positivo. Abbiamo seguito le indicazioni della proprietà nell’abbattere il monte ingaggi. Certo, diversi giocatori buoni sono andati via ma con scelte ponderate e alla fine siamo riusciti a completare l’organico in maniera decisa e importante. Sia in mezzo che davanti. Non ho nessun rimpianto e sono molto soddisfatto del lavoro fatto”.

Vi siete parlati con Marino?
“Ci confrontiamo tutti i giorni e abbiamo una strategia condivisa con tutte le componenti tecniche che lavorano alla SPAL. Abbiamo fatto dei correttivi a una squadra che è già forte, ma andando via qualcuno è stato necessario aggiungere nuove pedine. Avevamo la necessità di mettere il bilancio in ordine e di fare un campionato di vertice che tutti ci auguriamo possa finire in un certo modo. Il fatto di aver trattenuto giocatori importanti e chiacchierati come ben sapete evidenzia la volontà della società di non star a indebolire la squadra, cercando di rinforzarla”.

Vi è mancato l’arrivo di un attaccante di peso?
“Abbiamo cercato di aprire più trattative possibili, ma il mercato invernale è più complicato di quello estivo. Chi a giocatori forti cerca di trattenerli, chi ha i meno forti li vuole proporre. Noi abbiamo Paloschi, Floccari e Di Francesco che gli altri ci invidiano e l’andare a prendere un giocatore che si andasse a sovrapporre a questi ci ha fatto fare una riflessione. Abbiamo sondato tanti profili, ma qualcuno non era raggiungibile e qualcun altro non era sul mercato. Abbiamo preso Tumminello, che è un ragazzo forte seppur reduce da un lungo infortunio e poi è arrivato Asencio, che ha caratteristiche importanti. Tutti i suoi ex allenatori mi hanno parlato di un giocatore di categoria molto superiore, che ancora non ha avuto la maturazione decisiva. Non si tratta di un ripiego, ma di un ragazzo che avrà bisogno di qualche giorno di adattamento. Ora è entrato in bolla con il Pescara e ci resterà fino a martedì. Sono felice, se va bene sarà a disposizione con l’Empoli”.

TMW - Della maxi offerta del Monza per Valoti cosa ci puoi dire?
“Una trattativa vera e propria non c’è mai stata. Non era sul mercato e potevamo eventualmente pensare a una partenza ma a fronte di un’offerta irrinunciabile. Ma credo che non sarebbe bastato. Maric? Lo avevano offerto a noi. C’è da apprezzare lo sforzo della proprietà. Non potevamo assolutamente pensare di privarci dei nostri elementi più forti”.

TMW - Per quale motivo Murgia ha scelto di restare?
“Alessandro ha manifestato la volontà di trovare una situazione in cui potesse avere più spazio, ma alla fine nessuna trattativa è andata a buon fine. Oggi però è un ragazzo della SPAL. Certo, in questo momento sta giocando meno minuti di quelli che si aspettava lui. Noi abbiamo bisogno di tutti perché abbiamo un obiettivo importante che è quello di rimanere agganciati fino in fondo per provare a dare la zampata finale. Le partite sono tante e nel bravissimo arco di tempo. Penso sia normale che lui abbia voluto manifestare il desiderio di andarsene perché si sente chiuso, ma ora non significa più niente. Era vicinissimo al Frosinone, ma siamo arrivati all’ultimo minuto che non c’è stato l’incastro economico per tutti”.

Diaw è saltato all’ultimo. Cos’è successo?
“Pensavamo che la trattativa si potesse chiudere. Erano già state dette determinate cose, che noi avevamo rispettato. Poi loro hanno deciso di cambiare idea. Stavamo aspettando i documenti e non è dipeso da noi. Non ci sentiamo responsabili per questo mancato arrivo. Non è stato uno sgarbo ma una mancanza di chiarezza da parte del Pordenone. Siamo andati avanti una settimana, avevamo già l’accordo su tutto e stavamo solo aspettando il ragazzo, che aveva espresso il desiderio di verificare se c’erano le possibilità di andare in Serie A. Ma metto da parte il tutto, son contento di Asencio che ha caratteristiche simili ed è molto più forte e cattivo sia di testa che cattivo sotto porta”.

TMW - Segre dal Torino che operazione è stata?
“Segre l’avevamo già chiesto in estate. Mi piace molto e ha le caratteristiche cha mancavano a questa squadra. Vagnati ci ha dato sicuramente una mano, ma ha anche influito il fatto che a Ferrara c’è una piazza importante, nella speranza che si possano riaprire gli stadi. In questo senso il fascino della SPAL è stato decisivo rispetto a quello dell’Empoli, altro club che lo aveva cercato. Ci ha detto subito di sì. Penso che sarà una piacevole sorpresa, è da tempo un mio pallino”.

TMW - D’Alessandro al Monza è stato un sacrificio?
“Andare a rinforzare una diretta concorrente non mi spaventa, anche perché sono consapevole che siamo ai livelli del Monza. Lo abbiamo dimostrato nel pari di domenica scorsa, dove meritavamo di vincere e siamo stati penalizzati da una direzione arbitrale che ha mal interpretato 3-4 episodi che hanno indirizzato diversamente la gara. D’Alessandro era uno di quelli con il contratto alto per la categoria in questo momento e quando gli è arrivata la proposta e la richiesta a noi, lo abbiamo lasciato partire. Se avesse avuto un ingaggio diverso, ci avremmo pensato due volte”.

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