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Salernitana, è Castori l'uomo della svolta. Il pericolo? Il mancato investimento sull'attaccante

di Luca Esposito
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© foto di TuttoSalernitana.com

Quando la Salernitana ufficializzò l’ingaggio di Fabrizio Castori al posto di Gian Piero Ventura, la stragrande maggioranza dei tifosi granata mostrò un grande scetticismo. Tanti commenti contrari su facebook, la scelta di non recarsi a Sarnano per sostenere la squadra in ritiro, qualcuno che rimpiangeva gli allenatori precedenti che, però, non avevano prodotto risultati. La proprietà, però, era fiduciosa, al punto che Lotito diede carta bianca a Castori anche per le trattative di mercato. In pratica Castori è stato quasi un manager all’inglese, poiché ha lavorato sul campo (anche quando la Salernitana si presentò a Sarnano con un gruppo di giovani e con pochissimi titolari) ma ha anche imposto le sue scelte in entrata e in uscita. C’è stata un’altra rivoluzione, come ogni anno da quando in sella come direttore sportivo c’è Angelo Fabiani. Ma stavolta il club granata si è mosso seguendo una logica: difesa nuova di zecca, centrocampo muscolare e un centravanti di livello come Tutino che ha firmato anche grazie ai rapporti tra Castori e il ds del Napoli Giuntoli. E’ questo che ha fatto la differenza. La rosa è comunque attrezzata, secondo tanti addetti ai lavori sta andando oltre le sue potenzialità ma c’è un dato che obbliga a gettare acqua sul fuoco: delle formazioni che occupano la parte sinistra della classifica, la Salernitana è quella che segna meno e ieri ci ha dovuto pensare un difensore su palla inattiva ad evitare l’ennesimo e scialbo 0-0.

20 tiri verso lo specchio un solo gol e appena due reti in un mese e mezzo. Troppo poco, anche perché negli spareggi promozione potrebbe non bastare la tattica dell’ “accontentarsi”. Sarebbe stato sufficiente investire sullo svincolato Coda in estate per ritrovarsi al posto dell’Empoli oppure agire in modo diverso a gennaio. “Ci abbiamo provato fino alla fine, ma le società non rinforzano le dirette concorrenti” il tradizionale ritornello dopo il no per La Gumina, ma Castori avrebbe accolto volentieri anche Pettinari o Moncini. Certo il Covid non facilita le trattative e la società ha comunque speso 12 milioni di euro tra cartellini e stipendi, ma la storia insegna che se vuoi un calciatore forte lo prendi subito, non speri nel miracolo dell’ultimo giorno che ha portato in dote soltanto gente come Sy e Boultam che non hanno mai visto il campo. Se la Salernitana vincesse il campionato (e sarebbe bello per il Sud avere tre campane in A) si tratterebbe di un’impresa che ha il marchio di Castori. Viceversa ripenseremo alla piazza che invocava il bomber senza essere accontentata. E a Lecce, contro Pettinari, Coda e tanti altri, sarà il vero banco di prova anche per la difesa.

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Martedì 7 Maggio 2024
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Lunedì 6 Maggio 2024
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