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Pres. Ascoli risponde ad Ardemagni: "Rinnovo chiesto per andarsene"

di Luca Bargellini
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Attraverso le pagine di Instagram arriva la replica del patron dell'Ascoli Massimo Pulcinelli alle parole di saluto di Matteo Ardemagni. L'ex capitano del Picchio aveva addebitato al club io suo addio alla piazza marchigiana e Pulcinelli ha così controbattuto: "Ho letto la lettera di commiato di Matteo Ardemagni, oggi giocatore in forza al Frosinone e fino a ieri attaccante e capitano dell’Ascoli. Ringraziandolo per le belle parole spese per me confermo che tra me, lui e la sua famiglia è sempre intercorso un bellissimo rapporto prima ancora che professionale, un rapporto umano, schietto e diretto. Quando ha avuto l’infortunio al braccio a Salerno, l’ho seguito personalmente e insieme alla mia famiglia alla clinica Concordia di Roma dove gli ho consigliato e fatto fare l’intervento a spese dell’ASCOLI CALCIO (anche se non dovuto) ed ho cercato di stargli vicino comprendendo quanto fosse difficile per un giocatore ambizioso come lui aver tutto quel tempo di stop. Non ho mai nascosto la simpatia per lui. L’ho stimato come ragazzo e come professionista e pensavo che la cosa fosse reciproca e, soprattutto, vera. Oggi, purtroppo, dalle sue parole percepisco altro. Apprendo che io avrei rifiutato il rinnovo contrattuale dicendogli che “non c’è mai stata nessuna intenzione di rinnovo perché non ero in scadenza”. Nella telefonata che mi fece, ho semplicemente detto che non essendo il suo contratto in scadenza avrei valutato il tutto a fine campionato, non certo a gennaio con un mercato di “riparazione” da fare. Avevo altre priorità che riguardavano e riguardano la squadra. Non ho mai pensato di non rinnovare, semplicemente ho pensato la situazione Ardemagni potesse essere gestita più avanti (di fatto dalla sottoscrizione non era decorso neppure metà del tempo stabilito inizialmente!). Sicuramente, comunque, non era argomento da trattare a gennaio 2020. Poi mi viene detto dal direttore sportivo che, invece, Matteo ed il suo procuratore chiedevano di prolungare il contratto di un anno da inizio stagione. Non capisco perché e sinceramente Il rinnovo chiesto con forza adesso mi è parso solo un pretesto per andarsene. La scadenza è giugno 2021, perché insistere ora? A volte aspettare e rispettare le priorità di una squadra prima che quelle proprie economiche sono scelte difficili per ragazzi di trent’anni ma, vi assicuro, che c’è ancora qualcuno che lo fa. Matteo ha scelto Frosinone, sicuramente per un anno in più di contratto magari accordatogli 6 mesi prima. Rispetto la sua decisione, credo che il discorso possa chiudersi qui. Io gli auguro ogni fortuna, sperando che magari smetta di parlare di noi e si concentri sulla nuova avventura".

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Ho letto la lettera di commiato di Matteo Ardemagni fino a ieri attaccante e capitano dell’Ascoli. Ringraziandolo per le belle parole spese confermo che tra me, lui e la sua famiglia è sempre intercorso un bellissimo rapporto prima ancora che professionale, un rapporto umano, schietto e diretto. Quando ha avuto l’infortunio al braccio a Salerno l’ho seguito insieme alla mia famiglia alla clinica Concordia di Roma dove gli ho consigliato è fatto fare l’intervento a spese dell’ASCOLI calcio (anche se non dovuto) ed ho cercato di stargli vicino comprendendo quanto fosse difficile per un giocatore ambizioso come lui aver tutto quel tempo di stop. L’ho stimato come ragazzo e come professionista e pensavo che la cosa fosse reciproca e, soprattutto, vera. Oggi, purtroppo, dalle sue parole percepisco altro. Apprendo che io avrei rifiutato il rinnovo contrattuale dicendogli che “non c’è mai stata nessuna intenzione di rinnovo perché non ero in scadenza”. Nella telefonata che mi fece, ho semplicemente detto che non essendo il suo contratto in scadenza avrei valutato il tutto a fine campionato, non certo a gennaio con un mercato di “riparazione” da fare. Non ho mai pensato di non rinnovare, semplicemente ho pensato la situazione potesse essere gestita più avanti. Poi mi viene detto dal d.s. che, invece, Matteo ed il suo procuratore chiedevano di prolungare il contratto da inizio stagione. Non capisco perché e sinceramente Il rinnovo chiesto con forza adesso quando la scadenza mi è parso solo un pretesto per andarsene. Lo ringrazio, inoltre, per essersi “sacrificato” snaturando le sue caratteristiche da uomo da area di rigore. Ma il concetto di squadra è proprio quello del gruppo che deve diventare la priorità. La sua partenza dimostra che rispettare le esigenze di una squadra anteponendole a quelle economiche sono scelte difficili per ragazzi di 30 anni concentrati solo su se stessi. Matteo ha scelto Frosinone, sicuramente per un anno in più di contratto magari accordatogli 6 mesi prima, credo che il discorso possa chiudersi qui. Io gli auguro ogni fortuna, sperando che magari smetta di parlare di noi e si concentri sulla nuova avventura. Ad Majora.

Un post condiviso da Massimo Pulcinelli 🐘🐘🇮🇹🇮🇹⭕️❌🇮🇹 (@maxpu11) in data: 27 Gen 2020 alle ore 8:42 PST

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