Foschi: "Fra Cesena e Palermo tifo i secondi. I rosanero sono tutto per me"
“Cesena, soprattutto questo Cesena, è solo la squadra della mia città. Il Palermo per me è altro, è tutto”. L’ex dirigente rosanero (dal 2002 al 2008 e infine dal 2018 al 2019) e del Cesena (direttore tecnico dal 2013 al 2018) Rino Foschi intervistato dall’edizione palermitana de La Repubblica parla così in vista della sfida fra le due squadre a cui è più legato: “A Cesena non vado allo stadio da anni, mentre del Palermo so praticamente tutto e lo seguo ogni volta che gioca”.
Spazio poi al presente in casa rosanero: “Rientro al Palermo con Mirri? Sagramola non mi voleva. Conosco bene Gardini e Bigon anche se nessuno mi ha fatto una telefonata per invitarmi all’inaugurazione del centro sportivo. - prosegue ancora Foschi – Credo che la squadra non sia completa, ma sono sicuro che lotterà per la promozione in Serie A”.
Inevitabile poi un passaggio sul fallimento del 2019: “Nel mio ultimo anno a Palermo, quando ho fatto anche il presidente chiudemmo la campagna acquisti con 20 milioni d’attivo ed eravamo terzi. Avremmo fatto i play off e con quattro pareggi saremmo potuti andare in Serie A e tutto sarebbe cambiato. - conclude Foschi - E invece prima gli inglesi e poi i Tuttolomondo d’accordo con la De Angeli, hanno fatto precipitare tutto”.