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Chievo, Aglietti: "Stiamo imparando a soffrire, bene anche i subentrati"

di Paolo Lora Lamia
Le dichiarazioni di Aglietti dopo Chievo-Cosenza 2-0.
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Il tecnico del Chievo Alfredo Aglietti ha commentato la vittoria casalinga sul Cosenza ai canali ufficiali del club.

Mister, inizierei dai complimenti visto che sono 4 le vittorie di fila in campionato.
“Io i complimenti li giro ai ragazzi. Come avevo detto nel pre gara, il Cosenza era una squadra difficile da affrontare. Lo ha dimostrato, rivelandosi un avversario rognoso ma anche bravo tecnicamente. Nel primo tempo abbiamo sviluppato buone trame di gioco, peccando un po’ a livello tecnico e avendo poca pazienza. Abbiamo sbagliato qualche passaggio, favorendo le loro ripartenze. Dopo il gol, siamo andati un po’ meglio. Il secondo tempo è stato equilibrato: loro hanno spinto, mentre noi abbiamo sfruttato poco le ripartenze. Potevamo chiudere prima la partita, ma questo va nell’analisi generale dei 90 minuti. Per il resto, è normale essere soddisfatti. Affrontavamo una squadra che non perdeva da 11 partite e oggi ha dimostrato anche il perché”.

Avete affrontato al meglio una squadra che fa della grinta il proprio dna.
“Infatti sono soddisfatto, perché a livello di gioco non abbiamo fatto come nelle precedenti esibizioni ma abbiamo interpretato bene una partita sporca come questa. La squadra ha capito che cosa ci voleva nella gara di oggi e l’ha interpretato bene. Riuscire a giocare di spada oltre che di fioretto è importante, perché tante squadre saranno come Cosenza e cercheranno di pressarci e di non farci giocare. Abbiamo fatto bene come a Reggio Emilia, vincendo meritatamente ma soffrendo nella parte centrale del secondo tempo. Questa squadra sta imparando a soffrire nella maniera giusta: non ci spaventa più l’occasione che subiamo, come quella di Bittante ad inizio ripresa su cui Semper è stato davvero bravo. Questo deve essere l’atteggiamento, è un’acquisizione di mentalità importante”.

Oggi siete riusciti a chiuderla: un passo in avanti rispetto ad altre partite.
“Oggi abbiamo sfruttato meglio le nostre occasioni, pur avendone meno rispetto alle gare precedenti. Dobbiamo essere cinici per chiudere le partite e oggi ci siamo riusciti. Ora andiamo a Pordenone e poi la sosta ci consentirà di tirare un po’ il fiato. Cerchiamo di chiudere bene questo filotto di partite”.

La grande parata di Semper è stata sostanzialmente l’unica occasione per il Cosenza: ennesima dimostrazione di solidità da parte della fase difensiva del Chievo.
“Credo che anche oggi il nostro grande lavoro sia partito dagli attaccanti, che indirizzavano le giocate dove volevamo. Sapevamo cosa voleva fare il Cosenza in campo e li abbiamo limitati. Credo che tutta la squadra abbia fatto bene in fase di non possesso. Tra l’altro, l’occasione citata nasce da una nostra palla persa dove ci siamo un po’ fermati. Per fortuna, Semper ci ha messo la sua manona in quel caso lì”.

Oggi i subentrati hanno giocato a mille all’ora, dando un nuovo passo alla squadra.
“Soprattutto davanti eravamo un po’ stanchi, perché spendiamo molto in fase di non possesso. Capisco che a volte uscire dia un po’ fastidio, ma io devo gestire 30 persone. Si allenano tutti bene e il risultato è questo: quando entrano, la squadra non perde di qualità e intensità. Le partite durano 90 minuti: a volte si entra, a volte si esce e dobbiamo comunque essere contenti dei risultati collettivi. Vincere aiuta a lavorare meglio, il gruppo lo sta facendo davvero bene. Sono compresi anche i ragazzi che stanno giocando meno ma che, col lavoro, si stanno meritando le loro possibilità di giocare anche dall’inizio”.

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